Ieri sono arrivate le prime copie del mio ultimo libro. È una novella e si intitola Io la salverò, signorina Else. Nella mia testa, originariamente, doveva intitolarsi Esse O Else perché risuonava il grido d’allarme che quella ragazza stava lanciando in un altro linguaggio e non era troppo facile afferrare.
Poi, con l’editore – Emilia Aru che dirige Portaparole, una piccola casa editrice che ha scelto la difficilissima strada di stare di qua e di là dalle Alpi, pubblicando in italiano e in francese e anche in tutte e due le lingue – abbiamo optato per questo titolo che, riconosco, è più efficace e comprensibile.
Sulla quarta di copertina del libro c’è scritto: «Fraülein Else è una novella di Arthur Schnitzler pubblicata nel 1924. Else è una ragazza di diciannove anni della buona borghesia viennese alle prese con i primi turbamenti sessuali e le prime proiezioni affettive. Intrappolata in una ragnatela di sentimenti, ingigantiti dal fallimentoa cui sta andando incontro il padre e dalle molestie di un amico di famiglia,finirà per suicidarsi. Daniele Pugliese, autore di racconti, alcuni dei quali associati dalla critica a Calvino, Borges e Buzzati, fa irrompere sulla scena della tragedia un misterioso samaritano che cerca di far andare le cose in tutta’altra maniera, di salvare Else e forse anche se stesso. S’innesca così un dialogo serrato e per certi versi assurdo, ad osservare segretamente il quale, come dietro trasparenti cortine, sembrano far capolino altri illustri personaggi, primo fra tutti proprio lo scrittore austriaco».
Ora la parola è ai lettori, a quelli che mi hanno seguito nell’esperienza di Sempre più verso Occidente e altri racconti e, spero, a quelli che si aggiungeranno loro in questa nuova avventura. Il libro non è ancora in libreria ma spero che ci arrivi presto e non trovi i tanti ostacoli che la grande distribuzione e i colossi dello scaffale fanno ai piccoli editori e ai loro autori. Chi fosse interessato può, per ora, ordinarlo a info@portaparole.it.