Not in my yard
10 agosto 2010Ho una buona dose di aplomb, ma confesso di cominciare ad averne le scatole piene. Scrivi una cosa, che so io, di Šostakovič o Galileo, di ostinazioni e friabilità, del confine fra realismo e allucinazione, esprimi il tuo pensiero su un argomento neutro, che non chiama in causa nessuno, senza indicazioni specifiche o come li chiama qualcun altro «contenuti riferibili alla mia persona» e zac spunta chi non ha da dir di quello ma di te che l’hai scritto. Allora comincia a vagolare con le sue congetture, si fa i suoi film, arzigogola castelli e allinea supposizioni. Ho un’ulcera se ho usato il verbo avere? L’unghia del mio alluce sinistro è incarnita se ho scelto verdura piuttosto che frutta? Da quanti giorni vado in bianco se mi avvalgo del punto e virgola?