Vecchi rimbambiti
Quanto poco sensata sia l’uscita del bravo sindaco di Firenze Matteo Renzi nella sua veste di sgomitante pretendente al trono di far piazza pulita delle cariatidi dovrebbe risultare evidente dalla lettura di un articolo comparso su quel giornale che sta comportandosi da proprietario delle ferriere un’altra volta. L’articolo si intitola Il Pd è fuori partita e a dir questa frase, insieme ad altre ben più amare, è un “vecchio” di 85 anni. Andato anche lui? Bollito? Cotto? Passato?
In realtà Alfredo Reichlin – uomo schivo e severo, antico ticchettio di sinapsi e neuroni, talmente serio da aver del pudore a dir quel che sta dicendo per timore di far altro baccano in una sala di ristorante dove tutti anziché abbassare la voce per capirsi col vicino di tavolo la alzano per sovrastare quella di coloro che siedono accanto – è tutt’altro che decotto: l’ho udito porre omaggio a Bruno Schacherl nel maggio scorso e perdinci se dava la carica, senza concessione alcuna ai peana della nostalgia.
Come lui, ne son certo, esistono altri saggi vecchi e mi domando perché il Pd per dirimer le sue controversie e darsi un po’ di gingseng non istituisca un comitato dei garanti, qualcosa come dei padri costituenti: che fine hanno fatto Oscar Luigi Scalfaro che quel pezzo di carta l’ha nel cuore o Carlo Azeglio Ciampi che per un po’ ci ha fatto dimenticare il vecchio bonario Pertini? (Suggerisco l’idea a Vannino Chiti, figura di spicco del Pd e vice presidente del Senato, un tempo di per sé sinonimo di canizie).
Ho dato ragione al giovane Carlo che protestò quando pubblicai solo come citazione e non come identità di pensiero, a mo’ di testimonianza, una frase anche un po’ volgare ma non priva di qualche significato attribuita a un vecchio dirigente del Pci, E solo qualche giorno fa ho suggerito una lettura della storia fatta dal vecchio Umberto Saba che risulta preziosa a decifrare quell’estenuante battibecco fra Veltroni e D’Alema, come se da giovani un dei due avesse fregato la fidanzata all’altro.
Quel che apprezzo di Reichlin è che ci chiede, o meglio, chiede al Pd, che idea si sia fatto di come dovrà essere questo paese fra 5 o 10 anni e se sia sopportabile che si stia un un call center per il resto della vita senza uno straccio di pensione all’orizzonte. Altro che viados e saltimbanchi. Ma ci vuole tanto a capirlo?
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IO penso che rottamare delle persone non sia mai opportuno, ma e’ giusto valutare il fatto che ci siano dei politici che hanno dimostrato una scarsa abilita’nel mestiere che da tanti anni fanno. Certi grandi vecchi che tu ai nominato vanno tenuti in vita piu’ a lungo possibile, perche’ portatori di sapienza ed esperienza. Al contrario vi sono politici oggi poco piu’ che cinquantenni, eta’ che dovrebbe essere di massima maturazione, che oggi non hanno piu’ molto da dire. Marco