Ciao Nalda

La redazione di Toscana Notizie festeggia Nalda

Da pochi giorni in ufficio siamo senza Nalda. È andata in pensione. Beata lei. In dieci anni di lavoro, Nalda ed io abbiamo litigato non so quante volte, e qualche volta sono stato sicuramente ingeneroso con lei. Di lei apprezzo la fedeltà, le premure, la discrezione. La pensavamo e la pensiamo in maniera diversa, ma questo non ci ha impedito di cooperare e raggiungere buoni risultati. Se ho messo in piedi una macchina da guerra che si chiama Toscana Notizie, capace – come riconosciuto dalla maggior parte dei cronisti che hanno avuto a che fare con noi – di fare dell’ottima informazione istituzionale e finalmente “un” sito – www.regione.toscana.it – che concentra in sé l’autorevolezza del Corriere della Sera e della Treccani, lo devo alle persone che hanno collaborato con me. Sono tutti intorno a Nalda, in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, detto anche il palazzo dei Bischeri,a festeggiare la sua meritata pensione. Grazie a tutti, colleghi.

Nalda Bertolini e Franco Ranfagni

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One Response to “Ciao Nalda”

  1. Nalda Bertolini scrive:

    Caro Daniele,
    quasi per caso mi sono imbattuto in questa tua lettera. Figurati che
    non sapevo nemmeno tu avessi un blog, così bello, così ricco di spunti
    e buoni argomenti di riflessione. Ma questo è un altro discorso.
    Quello che ora conta è dirti che questa lettera per me è stata una
    sorpresa, una piacevolissima sorpresa.

    Pensa, anch’io, dopo la festa, avrei voluto scriverti. Nei giorni
    scorsi ho pensato più volte di farlo, però non ho mai trovato il
    coraggio: sarà che c’è questo di bello e di importante, quando si
    conclude un rapporto di lavoro, che si può abbandonare il ruolo a cui
    fino a quel momento siamo stai inchiodati, si può davvero essere se
    stessi e relazionarsi per quello che siamo (come tu stai facendo in
    questo blog), solo che ci vuole un po’ di tempo per abituarci.

    Questi sono anche i giorni in cui devo adattarmi alla nuova vita.
    Giorni in cui inevitabilmente la testa è ancora piena di tante cose di
    quella vecchia. Quella del lavoro, in una realtà così particolare e
    così coinvolgente come quella dell’Agenzia di informazione che in
    questi anni hai diretto dopo aver assistito (e contribuito) alla sua
    nascita.

    Sulla qualità professionale di questa Agenzia ci sarebbe tanto da
    dire, ma non è questo che conta per me ora. A me interessa la qualità
    umana dei colleghi con cui ho avuto la fortuna di lavorare: una
    qualità altissima, rara in un mondo che sappiamo dominato da altre
    logiche. E questo giudizio abbraccia a maggior ragione anche te.

    È vero, qualche volta ci siamo scontrati, qualche volta c’è scappata
    la lacrimuccia e ti ho tenuto il “muso”. Succede, è una questione di
    carattere. Ma ora che ho chiuso questo capitolo così importante della
    mia vita, sono contenta che ci sia stato anche questo. Intendo anche
    questi screzi (è la parola giusta, niente di più). Sarebbe stato
    peggio se niente fosse successo: peggio l’indifferenza, no? Questa
    sicuramente non c’era.

    Anche a tavola le cose riescono bene con le giuste spezie e magari
    anche un po’ di pepe. E così è andata: e ora rimane l’affetto, la
    stima, la gratitudine.

    Per il resto, che dirti? Vedremo che cosa ci riserverà la vita. Ma
    intanto che bello essersi liberati dei nostri ruoli e poter dialogare
    così, liberamente, con quell’aria di piacevole conversazione tra
    uguali (o tra diversi che sanno tenere bene aperti i loro ponti) che
    respiro anche qui, nel tuo mondo “virtuale”. A questo indirizzo a cui,
    ora che ho più tempo, avrò anche più modo di fare visita.

    Grazie di tutto e a presto, Nalda

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