Regione addio
Ora è proprio ufficiale. Le promesse fatte il 14 maggio scorso da Ledo Gori, capo di gabinetto del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, di offrirmi un posto alternativo alla direzione dell’Agenzia di informazione Toscana Notizie, nel frattempo assegnata alla collega Susanna Cressati, che io stesso molti anni fa ho portato a lavorare lì proprio perché seguisse al meglio l’attività dell’allora assessore alla sanità, non sono state mantenute. Quel nuovo incarico, meno prestigioso e remunerativo, è stato affidato ad altri.
Dopo aver lavorato con professionalità, dedizione e passione per 22 anni prima per l’Organo ufficiale del Partito Comunista e dei suoi derivati post caduta del muro di Berlino, e poi, per 10 anni, per la rossa Regione Toscana, sono disoccupato a dieci anni dalla pensione. Sono sul mercato e se qualcuno ha bisogno del mio mestiere batta un colpo.
La Toscana si mette così un fiore all’occhiello, diciamo un primato: è la prima Regione italiana che, non cambiando maggioranza di governo, fa fuori l’uomo che per dieci anni ha valorizzato le sue iniziative sulla stampa italiana e straniera, su radio, televisioni e siti internet, tenendo rapporti di reciproco rispetto con i principali gruppi editoriali italiani e toscani. È il ringraziamento per aver elaborato una legge che dà dignità ai giornalisti toscani, regolarizzandoli secondo il Contratto nazionale di lavoro giornalistico e, in molti casi, strappandoli al precariato; per aver invano tentato di evitare alla pubblica amministrazione la sanzione inflittagli per non aver voluto versare i contributi Inpgi ai propri giornalisti; per aver riunificato sotto un solo indirizzo internet i 300 siti (e i quasi altrettanti contratti di gestione esterna dei medesimi) che prima di me qualcuno si era inventato; per aver subito un processo penale (da cui sono stato assolto per non aver commesso il fatto) per difendere un assessore incapace di aprire bocca e di accorgersi dov’era.
Molti, al posto mio – ne ho visti più d’uno –, chiederebbero asilo politico all’avversario, portandosi dietro i segreti raccolti in un’intera carriera. Preferisco restar delle mie idee e farmi da parte, tentare altrove, stavolta magari da solo, di tener la schiena dritta e fare quel che so fare. Ne sono ovviamente amareggiato e penso che questa classe dirigente del centro sinistra sia miope e facilona, prima che ingrata e cinica. E questo, purtroppo, non è solo un problema loro: a farne le spese ci siamo tutti, indipendentemente dalla mia occupazione.
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Mi dispiace, anzi mi dispiace molto. Conosco, anche per una brevissima esperienza diretta, le difficoltà ed i risultati che hai portato a casa in questi dieci anni.
Definisci questa classe politica del centrosinistra miope e facilona, poi anche ingrata e cinica. Concordo su tutto ma non sul cinismo, che richiede comunque una certa grandezza.
un abbraccio, aldo
Grazie Aldo. Hai ragione sul cinismo.
Sono amareggiata…non trovo giustificazioni per questa presa di posizione incomprensibile e cieca.
Al di la delle promesse è una delusione constatare che una professionalità preziosa, provata e forte venga abbandonata in nome di chissà cosa…
Non c’è veramente più niente che valga?
Mi dispiace Daniele, un abbraccio
Tiziana
Tutto si può perdonare ma non l’ingratitudine. Ho visto quel che hai fatto per promuovere anche in media considerati dai politici “meno importanti” – radio, internet – il lavoro fatto dalla Regione Toscana in questi dieci anni ed ho visto con i miei occhi come lo hai fatto. Mi dispiace molto; tutti perdiamo un professionista di valore. Qualcuno diceva “continuiamo così, facciamoci del male”.
Un saluto Nicoletta
Grazie Nicoletta. Non perdete il professionista: quella dote non me la leva nessuno. Quanto al masochismo… è uno sport in crescita. E non sii gioca solo alla domenica.
Grazie Tiziana. A volte si è ciechi solo perché non si sa guardare e si ha poca lungimiranza. Ma non porti quella domanda: ci sono molte cose che valgono. Basta saperle vedere. Io ci provo. Provaci anche tu.
Un po’ di anni fa “capitai” all’ufficio stampa della Giunta Regionale: mi hai dato fiducia e insegnato un lavoro. Non poco per una “giovane” in tempi di giovanilismi di facciata!
Promettevi bene Ilaria, ti sei impegnata, sei stata una delle migliori che hanno imparato da noi e sono onorato che da lì tu abbia spiccato il volo. Sono anche stato accusato di averti molestato perché sostenevo che avevi stoffa. Il mondo è fatto di queste piccolezze. Tu vai avanti tranquilla, serena delle tua capacità
Mi dispiace. Per Daniele e per tutti gli altri colleghi, molti dei quali hanno l’eta mia o di Daniele. Dovremmo tutti smettere di pensare che, tanto, tocca sempre agli altri. Dovremmo pensare che non solo le ’schiappe’ escono dal mercato. Mi dispiace e dovremmo cominciare ad avere piu’ paura. E a fidarci meno. Tutti.
Grazie della solidarietà Stefano. Su una cosa sola non sono d’accordo con te: non bisogna avere paura. Con la paura il nostro mestiere non si può fare. E molte altre cose non si possono fare.
Daniele, la tua storia fa girare davvero le palle!!! Se penso ad un mio collega che è stato un tuo collega ed al suo modo di essere grigo burocrate rispetto alla tua indubbia vena di follia creativa mi viene davvero da pensare che il mondo proceda per traiettorie contronatura. Non devi mollare, questa situazione può essere una opportunità per te e anche per chi ti è amico. Farò il possibile perché lo sia.
Ti abbraccio con affetto
Massimo
Caro Massimo, i nostri eskimo erano imbrattati di colla di pesce e già allora c’era chi si chiedeva stupito se tutta quella gente in giro all’alba fossero… cacciatori. Quanto al grigio collega, credimi, con me filava come uno scolaretto. Poi Walt lo imbarcò su un pullman pieno di mortadella. E di lì…
Guardare negli occhi l’assurdo, Daniele, già……. E ricordarsi che non esistono zone temporaneamente autonome dal cinismo in questi tempi. Gli altri, di tempi, quelli fatti da altri uomini e donne, da altri colleghe e colleghi, sono andati. Noi siamo quelle forze di mezzo esposte a tutti i venti, ma anche capaci di trasformare una crisi in opportunità. Credo… Stai su e non ti curar di loro…..
Grazie Antonella.
Caro fratellino, ne avevo avuto sentore a viareggio ma pensavo che chi aveva ipotizzato questa fine assurda si sbagliasse. Sei bravo bello intelligente e magro, dote questa che ti invidio molto, e sicuramente, come è capitato a me, troverai cose migliori. i nostri cari amministratori di csx così sensibili interessati disinteressati aperti che cercano di trasmettere questo modello di buone pratiche se ne andassero a quel paese. non sono tutti così però ricordi quanti ne abbiamo conosciuti “così”? da me un tozzo di pane e un letto ci sarà sempre e se tu volessi imparare a fare il fotografo di matrimoni tommaso ti potrebbe prendere a bottega. un bacio
Caro Andrea, tu sei la prova vivente della miopia di Walter Veltroni, di Massimo D’Alema e di quelli che si sono abbeverati alla loro scuola. Li conosciamo da tempo e conosciamo anche i muri contro cui sono andati a sbattere. Grazie della pagnotta, della branda e della bottega filiale: posso fare foto per i divorzi?
Benvenuto nel club dei fottuti dai compagnucci del Pd. Non conosco i tuoi, ma il trattamento che racconti è uguale a quello riservato a me dalla presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti. Ne deduco che siano della stessa pasta: oppurtunisti, falsi e ingrati, certo. Ma soprattutto incapaci. Miracolati da una classe politica che ormai riproduce solo il peggio di se stessa. Mi dispiace per te, spero che tu abbia altre opportunità. Io, come sai, sono a spasso da ormai 10 mesi. Ma ancora non mi arrendo e- soprattutto – non mi prostituisco. Come di sicuro non farai tu. Teniamoci in contatto. Un abbraccio, Claudio
certo. divorzi separazioni botte: la nostra specialità
Al contrario di quanto ipocriticamente da tanti sbandierato, intelligenza, indipendenza, libertà di pensiero sono sempre più mal sopportati. Dovrebbero essere delle qualità irrinunciabili. Sono diventate, in questo buio secolo nascente, motivo di discriminazione. Sono preferiti piaggeria e accondiscimento. Penso, oltre ogni ragionevole dubbio, che comunque non ci avranno nè ci faranno prigionieri. Lo spoil system ci spoglierà. Ma non saremo noi a restare nudi. Bensì il re. Ti abbraccio con affetto. Claudio
caro Daniele, hai tutta la mia solidarietà
qualunque cosa ti venga in mente che si possa scrivere o fare insieme, batti un colpo, io sono qui
Enrico
Daniele, ricordo bene quando, ancora studente universitario, bussai alla tua porta per uno stage e mi dicesti “Da giovane mi venne data l’opportunità di imparare e iniziare questo mestiere, perché io non dovrei darla a te?”. Ho apprezzato molto i consigli, anche schietti e duri, perché mi hai dato fiducia e mi hai spronato sempre a fare meglio. Mi dispiace molto.
Caro Claudio, benvenuto? Bentornato, vorrai dire! Ah, se fossi ancora il tuo direttore, ovvero il direttore di uno dei migliori giornalisti de l’Unità che abbia conosciuto, per questa imprecisione ti condannerei a una settimana di turni di chiusura. T’è andata bene. Ora rimbocchiamoci le maniche e vediamo di fare qualcosa insieme. Ci verrà sicuramente meglio di tanta robaccia che c’è in giro.
Mi spiace…..mi spiace molto. Auguri da Torino.
Caro Claudio, che orrore questi re nudi! Capisco che vanno di moda veline, puttanieri e sputtanatori di puttanieri. Ma noi continuiamo a fare il nostro dovere come l’abbiamo imparato sui banchi di scuola. Rigorosamente vestiti.
Mi dispiace e sembra impossibile la tracotanza e incompetenza di tali personaggi. Per quel poco che può contare confida sul tuo amico, ti ricordi in altre occasioni siamo riusciti a progettare qualcosa di buono. Un doppio abbraccio dal tuo amico
Gian Luca
Caro Roberto, permettimi un altro consiglio: non dire sempre di sì. Ti renderà la vita più difficile, ma vorrà dire che avrai imparato il mestiere.
Caro Enrico, scrivere? Meglio battere colpi. Anche più d’uno.
Mi cospargo il capo di cenere: bentornato, direttore…
sei un inguaribile romantico… gratitudine quando mai… per qualsiasi cosa, io ci sono. Ti abbraccio.
Caro Daniele, non ti conosco personalmente, ma cio’ non toglie che quello che ho saputo oggi e’ allucinante. Vivendo fuori dalla Toscana ho quasi mitizzato la mia regione ritenendola al di sopra delle nefandezze che in questo, come in altri campi, vengono compiuti ovunque. Non ho mai considerato la Toscana un’isola felice. Sarei uno sprovveduto se lo avessi fatto, ma sinceramente credevo, e speravo, che la mia regione a guida rossa fosse comunque diversa e non vi albergasse la meschinita’. A questo punto che dire. Ti sono vicino e ti auguro con tutto il cuore di uscire da questa situazione nel piu’ breve tempo possibile.
Caro Daniele, ti voglio bene, lo sai, e sono molto, molto dispiaciuta per tutto questo.
Mi spiace però anche che qualcuno si faccia trascinare dall’indignazione imputandomi “piaggeria e accondiscimento”. (Ma l’italiano???)
Continuerò a fare il mio lavoro come ho sempre fatto.
Dato che proprio tu mi hai a suo tempo insistentemente voluto al tuo fianco evidentemente non vado poi così male
Un abbraccio
Susanna
Corsi e ricorsi: come saprai noi siamo alle prese con l’ennesima crisi e con la seconda chiusura, dieci anni dopo. E pensare che, all’epoca, mi ero detto “questi non mi fregano più”.
Considero lo spazio una cosa ampia. Quattro passi nella nostra vita e l’aria si fa pura. Tu sai leggere e scrivere. Immergiti altrove. Un caro saluto.
Caro Daniele, mi dispiace molto.
Anche se non ho mai avuto occasione di esplicitartelo, avrai capito che ho sempre avuto una grande stima di te.
a presto
silvia
Caro Daniele,
quante storie parallele di lotte per portare il giornalismo, quello vero, nelle pubbliche amministrazioni. Quante cronache di speranze, di illusioni, di sconfitte. Quante similitudini con altre storie di speranze, illusioni, sconfitte nel sogno di una società che migliori e non peggiori il suo tasso di giustizia e di solidarietà. Tutto sbagliato, tutto vecchio? Come dirlo senza cancellare una vita di lavoro e passione? No, meglio non dirlo. Meglio rimanere sbagliati, meglio rimanere vecchi. Qualcosa resterà…
Se e’ da 60 anni che siamo all’opposizione un motivo ci sara’.
Comunque la vita ricomincia a 50 anni e la professionalita’, le capacita’ tecniche, l’esperienza, la coerenza e l’onesta’ alla lunga pagano. Anche gli eventi negativi creano esperienza utile nella vita. Sono convinto che dopo un periodo di rabbia e sconforto riuscirai a trovare alternative valide e ne uscirai piu’ forte di prima. Un abbraccio Marco
Sono sinceramente esterefatta, mi sembra che tutto avvenga senza valutazioni razionali, anche nella gente del gruppo a cui ci sentiamo di appartenere ci sono innumerevoli cortocircuiti, la decadenza dei ns tempi, macinati dal desiderio di apparire, in questo caso stupidi, molto stupidi.
Oltre al dispiacere personale per una situazione complessa in cui si viene a trovare un amico, provo anche un certo senso di estraneità, questa politica è ogni giorno peggiore e più incomprensibile.
Sono senza parole e piena di rabbia, come ogni volta che sbatto contro questo tipo di cose, ci sono passata, con terribili conseguenze per il mio equilibrio oltre che per la mia vita quotidiana…tutta la mia solidarietà, insieme all’augurio sincero di trovare quanto prima qualcosa di degno della tua persona e della tua onestà intellettuale…
Caro Daniele per me sei un amico, non solo un ottimo collega
L’indifferenza è quel che lascia più stupiti. Se una cosa non tocca non si avverte più? Si aprono ragionamenti sulla partecipazione a giochi di dubbia lealtà e al carosello dei compromessi a nessuno evitato, delle relazioni amicali, della meritocrazia, della distanza della politica dal fare civile, della psichiatria democratica e non che assale le istituzioni svuotandole. Tutti a fare mercatini nelle sagre paesane, a vendere effetti personali
Non sono incredulo solo perche’ ne vedo altre, di belle. Non riesco a capire come in Toscana governi sempre la sinistra, ma sistematicamente, dopo ogni elezione, distrugga quello che l’amministrazione precedente ha fatto. E a quanto pare non e’ un privilegio dei soli “rottamatori”.
Tieni duro Daniele. Combatti e non mollare. Un posto lo ritroverai. E, del resto, quale coerenza ti aspettavi da un presidente della Regione che, per dieci anni, ha celebrato il modello pubblico della sanità e il “modello toscano” (da lui costruito, ovvio) e poi ha preso un’assessora dal privato e dal Piemonte? Quasi comico no?
ciao,
capisco e conosco la tua amarezza e per questo ci sono.
ps per Susanna:
cara Susanna, credimi la piaggeria non era certo riferita a te. Ho di te troppa stima e per te anche affetto. Mi riferivo, invece, a quella acquiescenza (già, l’italiano!!!! chissà come mi è uscito quello strafalcione…..) che vedo sempre più dilagare: ovunque e ad ogni livello.
Ti abbraccio! Claudio
sono dispiaciuto, amareggiato, stupito, confuso… conosco (e riconosco, ma anche altri lo hano fatto qui e altrove) la bravura, la professionalità, le capacità che nella tua carriera hai sempre dimostrato… quando avevo bisogno di un consiglio, più volte mi son rivolto a te… Nutro una forte stima nei tuoi confronti, e la ‘notizia’ che leggo non mi piace affatto… spero che ne segua un’altra più positiva, davvero. Accidenti! posso esprimerti solo la mia solidarietà, e ancora la stima (e anche l’affetto) di sempre…
Ma, cavolo, siamo destinati a un mondo precario, un mondo di precari?
Si prendano tutto!ma non avranno la forza di prendersi il nostro corpo e la nostra intelligenza.Solidarietà da uno sconosciuto molto vicino fabio
Daniele mi dispiace veramente tanto e non sanno CHI hanno perso……..
INGRATI e in queste righe ti appoggio al 100%:
Ne sono ovviamente amareggiato e penso che questa classe dirigente del centro sinistra sia miope e facilona, prima che ingrata e cinica. E questo, purtroppo, non è solo un problema loro: a farne le spese ci siamo tutti, indipendentemente dalla mia occupazione.
Un abbraccio.
caro daniele,
ho detto mille volte che se oggi faccio questo lavoro, in gran parte lo devo anche a te…ho ascoltato, ho seguito, ho imparato, mi hai aiutato….e invece non sono riuscita, io, ad aiutarti.
Non voglio entrare nelle dinamiche di quanto è accaduto, lo sai bene, ma quello che mi fa veramente incazzare è che, nei sistemi in cui tu e io lavoriamo, ci sono persone di serie “A” e perosne di serie “B”.
Evidentemente tu sei di serie “B”…in questo caso potrebbe essere un complimento, se non fosse che alla fine essere di serie “B” non paga….
un abbraccio
Caro Daniele, sono senza parole. Ricorderai che in più occasioni ti avevo chiesto come stesse andando quella famosa proposta, che ti avevano fatto con la formula, niente affatto carina, “prendere o lasciare”. E ti avevo consigliato di accettare, anche se non ti entusiasmava troppo, perché ero convinto non ne sarebbe arrivata una seconda. Pessimo consiglio, per com’è andata a finire. Ma almeno così’ hai potuto scoprire il gioco. Era un bluff, quell’offerta non esisteva, il posto era già di un altro e contavano solo sul tuo rifiuto. Davvero una brutta pagina, di cui la Regione Toscana non aveva bisogno.