L’incipit di “Amore in buca”

A Monica, contro ogni evidenza

Si precipitò allora in un negozio di libri del centro e, con un certo stupore del commesso, ordinò due volumi di un dizionario enciclopedico della lingua italiana. Poi passò da un vecchio amico che lavorava in una tipografia e lo pregò di spaginargli quei due vocabolari. Anche l’amico, come il commesso, lo guardò con aria stupita, ma non gli fece neanche una domanda. Era basso e dall’aspetto fragile, ma sembrava un rude boscaiolo quando sfasciò le due copertine di cartoncino telato. I volumi, ancora rilegati, finirono l’uno accanto all’altro sotto una potente taglierina che non sembrò faticare molto per affondare la lama nelle oltre duemila pagine dopo che il linotipista l’ebbe allineata a pochi millimetri di distanza da dove partiva l’inchiostro.

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One Response to “L’incipit di “Amore in buca””

  1. daniela scrive:

    ogni parola è un modo nuovo per guardare il mondo. regalarle per amore, con amore, lo trovo un messaggio davvero bello. scriverei bellissimo, se l’autore non soffrisse di orticaria per i superlativi…

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