
L'aula del Consiglio regionale della Toscana
La pubblico così com’è stata pubblicata. Della serie la sinistra e le leggi, la sinistra e l’informazione.
Una legge dell’Ufficio di Presidenza, che prevede disposizioni transitorie, è stata approvata all’unanimità
Firenze – Quarantatrè voti a favore, nessun astenuto, nessun voto contrario. Così l’aula di Palazzo Panciatichi ha approvato le “Disposizioni transitorie per lo svolgimento delle attività di informazione del Consiglio regionale”, il testo di legge messo a punto “con unanime convinzione”, come detto dal presidente Alberto Monaci, dall’Ufficio di presidenza del Consiglio. Quest’ultimo ha deciso di rivedere l’organizzazione delle attività di informazione dell’organo legislativo toscano, anche attraverso la modifica della legge 43/2006, che ha istituito le Agenzie per l’informazione, rispettivamente, di Giunta e Consiglio.
Nell’attesa della revisione normativa si apre una “fase transitoria” disciplinata con norme “di eccezione”, contenute nella legge approvata in aula. Qui si chiarisce che l’Ufficio di presidenza ha deciso di non procedere alla nomina del nuovo direttore dell’Agenzia del Consiglio per “non pregiudicare le possibili diverse scelte organizzative che potranno essere assunte con la riforma”.
La scadenza contrattuale del direttore in carica, Piero Meucci, era infatti correlata all’avvio della nuova legislatura. La “fase transitoria” che si apre dovrà essere necessariamente “molto breve”: si prevede la sospensione, a partire dal 1° novembre, dell’attività dell’Agenzia del Consiglio e il momentaneo affidamento delle funzioni di informazione e un “Ufficio stampa” di carattere provvisorio.
I giornalisti dell’Agenzia saranno assegnati a questo ufficio senza variazione delle prerogative professionali e contrattuali. Alla guida dell’ufficio stampa vi sarà un coordinatore individuato dall’Ufficio di presidenza, che si assumerà anche la responsabilità della direzione delle pubblicazioni ai sensi della legge sulla stampa. Il coordinatore sarà scelto tra i giornalisti con la qualifica di caposervizio o fra i dirigenti del Consiglio iscritti all’albo dei giornalisti. L’indennità corrisposta al nuovo coordinatore sarà quella di caporedattore se si tratta di uno dei capiservizio già in forza alla redazione; se invece il coordinamento andrà a un dirigente, non è prevista alcuna indennità aggiuntiva. Al termine del periodo transitorio così disciplinato, sarà individuata la struttura a cui affidare lo svolgimento delle attività di informazione del Consiglio regionale. (Cam)
Tags: Regione Toscana, Toscana Notizie
Scritto
il 26 ottobre 2010 alle 19:10 in Considerazioni.
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