A Siena con Barzanti

Roberto Barzanti

Ora tocca a Roberto Barzanti. Dopo Pasquale Mennonna, Vannino Chiti, Gianni Conti, Tito Barbini, Paola Jarack Bedarida, Alessandro Cosimi, Stefano Tesi, è quel caleidoscopico ed estroverso personaggio di nome Roberto Barzanti che si è preso la briga di presentare il mio libro a Siena.

Lo farà giovedì 11 novembre alle 17.30 alla libreria Gulliver Mondadori di Siena (Via dei Montanini, 112, tel. 0577 281658) e per questo devo ringraziare Ilaria Buselli e, per suo tramite, la sua amica Benedetta Scognamillo.

Roberto Barzanti è uno dei molti piacevoli personaggi che di tanto in tanto si affacciavano in via Alamanni a Firenze dove c’era la redazione de l’Unità. Ci portava articoli non con grande frequenza e, anche perciò, di ottima qualità. Sapeva mescolare la passione politica con le conoscenze, dote sempre più rara, e con modi garbati, dote ancor più rara, e infarciva il tutto con una sottile ironia al limite del beffardo.

Anche con lui, come con tutti quelli che si son resi disponibili a spiegare ai potenziali lettori cos’è loro passato in mente leggendo Sempre più verso Occidente e altri racconti, vado al buio. Ignoravo e ignoro cos’avrebbero detto o cosa dirà, e questo mi diverte molto, perché penso di essere sempre in mezzo a qualcosa che mi riserverà delle sorprese: così è stato finora.

‎Due parole le meriterebbe anche Ilaria, che ora fa l’addetta stampa all’Università di Siena e che i primi passi da giornalista li ha mossi a Toscana Notizie. È stata una dei tanti, ma tra i migliori, che sono partiti facendo uno stage da noi. Non so se e semmai cosa sono riuscito, insieme anche ai miei colleghi, ad insegnarle. Ma quando finì ricordo che pensai che non darle un’opportunità sarebbe stato un crimine. Se c’è stoffa è bene che si faccia in modo che non vada sciupata: regola che ormai trova sempre meno applicazione.

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