Con l’aiuto di Pier Paolo
Considerato che con il post Errata corrige siamo in tema di correzioni, apportiamo una modifica o un aggiustamento di tiro anche a un’altra cosa scritta ieri: Con gli studenti, con i poliziotti. Avrei dovuto altrimenti intitolarlo Leggete Pasolini, rivolgendomi a universitari e questurini, affinché siano loro che, non avendo vissuto quella stagione, possano oggi aver maggior consapevolezza di ciò che stanno facendo e prendano meglio le misure a ciò che accade loro intorno.
Avrei dovuto dar loro questi link perché possano meglio comprendere gli errori che noi abbiamo fatto e quelli che sarebbe meglio loro non facessero. Avrei dovuto parlar di loro e non dei nostri tempi, suscitando qualche nostalgia e qualche scatto d’orgoglio che pur è meritevole di rispetto.
E poi c’è un’altra cosa su cui meriterebbe prestar orecchio: l’attenzione per i giovani scatta ora che hanno fatto un po’ di casino e fino a ieri era solo tutta rivolta ai loro autismi o alle loro spacconate o ai privilegi a cui sono stati ammessi. Lo spazio per il dialogo e il duro confronto, per la ribellione da entrambe le parti, una delle quali potrebbe essere conservazione, non c’era.
Sì, credo che un po’ di libri letti allora, un po’ di sensazioni sentite sulla propria pelle quand’era meno spessa e squamosa, un po’ di incoscienza, andrebbero ritirati fuori.
Tags: Pier Paolo Pasolini
tantissimissimo in sintonia……e tutto sommato, di squame, neanche troppe!
Oggi ho ricercato i libri di poesia: Brecht e Majakovskij
per ritrovare le emozioni che corrono veloci e spaccano le squame qualora ce ne fossero.