Le mie scuse

Il direttore del Corriere fiorentino Paolo Ermini il 6 luglio scorso ha presentato nei miei confronti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze una querela per diffamazione a mezzo stampa per l’espressione nei suoi confronti –«del tutto gratuita e non pertinente all’argomento trattato» – contenuta nell’articolo intitolato Onore al nemico pubblicato il 2 maggio scorso nel mio blog www.danielepugliese.it in seguito all’omicidio dell’imprenditrice ed ex esponente della destra estrema, Susanna Tre Re.

Comprendo che la frase da me usata possa essere risultata a Ermini offensiva e me ne scuso. Professionalmente stimo e apprezzo Paolo Ermini. Dirige il Corriere fiorentino con gran mestiere e ha portato nel panorama dell’informazione cittadina una meritevole novità.

Con il termine “colluso” alleggerito anticipando ad esso la parola “un po’”, non intendevo assolutamente definirlo «persona legata da un’intesa segreta ed illecita con esponenti della criminalità organizzata». E tanto meno legarlo ai possibili ambienti malavitosi nei quali potrebbe essere maturato quell’orrendo ed esecrabile delitto.

Ho usato il termine facendo riferimento al significato di collusione come «accordo tra più imprese in un oligopolio per il conseguimento di obiettivi concertati», intendendo con questo la convergenza di vedute tra il quotidiano diretto da Ermini e settori politici, economici e culturali della città. La mia voleva essere una, probabilmente malriuscita, valutazione politica.

Perciò mi scuso con l’illustre collega, ribadendo che, sul piano professionale, gode di tutta la mia stima.

Mi auguro perciò che questa mia precisazione possa ripristinare, anche nella diversità di vedute, quello spirito di collaborazione tra colleghi affermato nell’articolo 2 della Legge istitutiva dell’Ordine a cui entrambi apparteniamo e quel rispetto personale che è alla base della civile convivenza.

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