Le cose messe in fila

Dario Longo - Appunti di viaggio

Dario Longo - Appunti di viaggio

È un maniaco. Raccatta cose ovunque gli capiti. Altre va a cercarle. Le ordina. Le scova. Se le fa mandare. Anch’io gli ho offerto qualcosa. Tubi. Sì, tubi, così, tanto per non capire un tubo. Già, che ci capisco io d’arte? Quando però ho visto le istallazioni di Dario Longo in una biblioteca di Pistoia che un vescovo imperialista e sfruttatore si fece costruire per ospitare i suoi bottini di viaggio, con Gianluca sono rimasto a bocca aperta.

Tutta quella robaccia, quel ciarpame, quelle cose, quegli oggetti, messi in un ordine che… toh! un’opera d’arte. Storie di immigrati, di navi abbandonate al largo, di boat people alla deriva da secoli, da quando i negri erano i nostri schiavi e gli indios gli schiavi dei negri nel Caribe e gli ebrei gli schiavi dei faraoni e i tedeschi gli schiavi dei polacchi o viceversa e gli arabi gli schiavi degli spagnoli a loro volta schiavi degli americani nell’Eldorado. Una confusione pazzesca, soprattutto perché a un certo punto del viaggio, spuntano fuori i caratteri a stampa, roba da lynotipisti, monotypisti, amanuensi, crittografi, grafologi e grafomani. Sì, le lettere dell’alfabeto, alfa, beta, vocali e consonanti, dieresi.

Dario Longo - Appunti di viaggio

Dario Longo - Appunti di viaggio

Uff! Grovigli nel cervello che Dario Longo dipana con fili di ferro o colate di altri metalli a simulare labirinti neuronali che si dice dovrebbero innescare scintille di sinapsi ammesso che ci siano e siano almeno in due e che tutto ciò, moltiplicato alla mille, dia un barlume di pensiero, sulla cui storia diciamo di fondare le nostre civiltà e la nostra storia, e una logica degna di questo nome, quantunque possa essere assemblata da un pazzo ubriacone.

Vabbè. Tutto questo solo per dire che giovedì 22 aprile alle ore 18 nella libreria Lo Spazio di via dell’Ospizio a Pistoia, alle spalle del senatore Vannino Chiti (Vedi alla voce politica) che non so cosa gli sia venuto in mente di presentare i miei racconti Sempre più verso Occidente, alle sue spalle, dicevo, o forse sopra la sua testa, ai suoi piedi o vai a sapere dove, Dario Longo installerà qualcosa che sicuramente avrà raccattato in qualche discarica o forse nel civilissimo mondo pieno di brilluccichi nel quale festosi tutti viviamo. Venite a vederlo. Grazie.

Dimenticavo: Dario cucina da dio, spreme olive e sta nel campo, insomma ha i piedi per terra. E una moglie che s’è accorta presto che far il giornalista è un delirio e allora ha sfoderato tutte le sue capacita.

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