Cretini in buca
Il 16 marzo scorso, in questo blog – che io, con un po’ di presunzione o ambizione, preferirei chiamare Die Fackel, come la testata del giornale che a Vienna Karl Kraus scrisse, impaginò, diresse, stampò, distribuì tutto da solo fra il 1899 e il 1936, anno della sua morte – in un articolo intitolato Odio in buca, ho reso noto d’esser stato lungamente importunato da qualche Riccardo cuor di leone – o Riccarda leonessa – da un’ondata di lettere anonime. Benché una auspicasse il mio suicidio – come i lemming di Sempre più verso Occidente o come quelli maledettamente veri di Primo Levi e Bruno Bettelheim – non posso dire che il tenore delle missive fosse minatorio.
Questa mattina Repubblica ha pubblicato un articolo che svela quello che mio fratello Andrea, consigliere comunale in Palazzo Vecchio, ed io sapevamo da ieri mattina, tenendocelo per noi, tranne che, nel suo caso, informare il sindaco di Firenze, il presidente del Consiglio comunale, il capogruppo del Pd e la Polizia, presso la quale ha sporto una denuncia contro anonimi. Neanche nel caso di Andrea si tratta di una lettera minatoria: gli hanno spedito due cartoncini intestati del Senato della Repubblica italiana con 30 centesimi che starebbero, si capisce, per i più noti e iscarioti 30 denari.
Trattandosi di comunicazione semiotica e non verbale, le interpretazioni possono essere le più disparate, certo Andrea, considerando soprattutto il ruolo ufficiale che ricopre, ha fatto bene a rivolgersi alle forze dell’ordine e a non farne parola. Dal momento che la notizia è trapelata se ne può parlare e comprendere che i due cartoncini col logo e la scritta di un’istituzione prestigiosa (o presunta tale) dello Stato inducono a pensare a qualcosa che abbia a che fare con la politica e con il suo ruolo di rappresentante dei cittadini, e l’allusione a Giuda e a quella storiella vera o fasulla – che poi ha indotto uno dei più radicati e detestabili pregiudizi della storia dell’umanità, quello contro gli ebrei – richiami un ipotetico, ipotizzato, immaginato tradimento, bacio della donna ragno, voltagabbana.
Andrea è sereno. Non si sente minacciato e qualora lo fosse non si farebbe intimidire. Sa di non aver venduto nessuno per un piatto di lenticchie né di aver girato la schiena. Ha le sue idee, le espone pubblicamente, è pronto a discuterle, è deciso a difenderle. Questo mi fa piacere e mi dà orgoglio: un bel fratello, uno dei tre.
P.S. Da quando ho pubblicato il post Odio in buca il delirio dell’anonimo o dell’anonima sembra essersi interrotto. La cosa coincide anche con un piccolo tradimento privato. E con la remissione, da parte mia, di una denuncia contro anonimi. Meglio così: siamo tutti più sereni.
Tags: Andrea Pugliese, Bruno Bettelheim, Die Fackel, Karl Kraus, La Repubblica, Primo Levi, Riccardo cuor di leone, Suicidio
Per aver scritto quanto sopra sono stato tacciato di far rattristanti, spiacevoli, recriminanti, depistate, ridicole subdole illazioni. Tutto può essere, ed accolgo la critica ed anche l’insulto. Così siamo tutti più sereni. Per parte mia pensavo d’aver solo esposto un paio di fatti e qualche, pur casuale, coincidenza,