Esattamente 30 anni fa

La prima pagina de l'Unità del 27 aprile 1983

Il Corriere fiorentino di oggi ricorda quello che avvenne esattamente 30 anni fa, il 26 aprile 1983. In un tratto curvo della galleria del Melarancio sull’autostrada del Sole, nella quale era stato istituito il doppio senso di circolazione a causa di lavori sull’altra corsia, fra le uscite di Firenze Certosa (oggi ribattezzata Impruneta) e Scandicci, un tir che trasportava un tubo di 130 quintali, lungo 5 metri e con un diametro di 4, urta, squarcia ed apre come una scatoletta di sardine un pullman proveniente da Napoli e diretto a Limone sul Garda con dentro 48 ragazzini della scuola media Nicolardi e tre insegnanti che li accompagnavano.

Non c’era abbastanza spazio per tutti e due i mezzi in quel tunnel. Morirono in undici, undici ragazzini che se ne stavano andando spensierati in gita scolastica. Ivana Zuliani ha raccolto le testimonianze di alcuni volontari che accorsero sul posto quel giorno.

Io fui uno dei primi cronisti ad arrivare sul posto, perché in motocicletta, con dietro Giorgio Sgherri, come anche Mario Fortini, con non ricordo chi altro sulla sella, sfrecciammo come razzi per le strade cittadine da via Alamanni all’ingresso di Firenze Certosa o, non lo escludo, di Firenze Sud perché l’altra era stata bloccata, e riuscimmo a superare la lunga coda di auto che si era nel frattempo creata sull’autosole in tutte e due le direzioni di marcia.

Fu uno spettacolo agghiacciante quello che si presentò ai nostri occhi. Occorreva stomaco di ferro e nervi saldi, ed io li avevo, ma fui comunque molto impressionato, tanto che chi mi vide quella sera – Fabiana Conti – dice che ero sconvolto, in lacrime e finalmente potei scaricare la tensione. Sì, una tragedia che mi rimase negli occhi e che cercai di digerire trasponendola in Specchio retrovisore, uno dei racconti di Sempre più verso Occidente. Anche qui nel blog sull’argomento sono tornato altre volte.

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