Consigli per il 25 aprile

Mio zio, Lino Cima, guida una Brigata Garibaldi a Torino.

Su l’Unità di ieri, domenica 18 aprile 2010, in ultima pagina, Vincenzo Cerami – gran bella penna – riflette su una parola desueta e al tramonto: partito. A chi fa politica consiglierei di leggerlo così magari poi ci aiuta a campare meglio, che in fondo è quello che ciascuno di noi chiede alla politica.
Ma su quel giornale, nel quale ho avuto l’onore di lavorare per tanti anni, in cronaca di Firenze c’è un altro interessante articolo di un’altra scrittrice: Simona Baldanzi. La quale ci invita – e lo trovo geniale – a non sprecare il prossimo 25 aprile, a viverlo intensamente o semplicemente viverlo. Un po’ come bere una tazza di tè senza pensare al fatto che poi la si dovrà lavare o a lavare una tazza di tè senza pensare a quando la si potrà bere. L’idea di Simona, che non ho il piacere di conoscere, è quella di andare ad iscriversi – tesserarsi – all’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Lo farò con piacere. Ora e sempre, Resistenza.

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One Response to “Consigli per il 25 aprile”

  1. Cristina scrive:

    si dice che…non si dovrebbe mai guardare indietro, ma sempre avanti. Oggi al contrario guardare cosa abbiamo lasciato alle spalle ci farebbe molto bene e, credo…anzi… ne sono sicura ,che i tanti sbagli.. troppi sbagli possano aiutare ad andare oltre “guardando bene, senza vergognarsi” cosa avevamo e abbiamo perso di importante del nostro onorato passato!
    Un cordiale saluto
    Cristina

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