Un appello a tutti
Domenica andrò a iscrivermi a una sezione dell’Anpi, l’Associazione nazionale dei partigiani d’Italia. Avrò in tasca quella tessera, io che ne ho sempre volute aver poche, se non quella dell’Ordine dei giornalisti, che ho cercato di onorare come dopo un giuramento sulla Costituzione o a Esculapio, venendo meno solo una notte che ero ubriaco. Ho avuto anche quella della Fgci e poi del Pci, ma di questo, magari, scriverò un’altra volta. Ora è più importante la questione dell’Anpi.
L’ho già scritto, ma lo ripeto, per lanciare un appello a tutti. Oggi ce n’è bisogno. Ho accettato il consiglio che la scrittrice Simona Baldanzi ha dato domenica scorsa sulle pagine fiorentine de l’Unità: invita a metterci un po’ più di passione quest’anno per il 25 aprile. «Perché – scrive – dobbiamo come seminarci dentro, prenderci cura del nostro antifascismo, affinché il raccolto non ci deluda e sia sufficiente tutto l’anno».
Il primo suggerimento di Simona è quello di «Rispolverate vecchi dischi, cassette e cd, aprite le finestre e ascoltate la musica. Quelle parole di lotta e di speranza, di ieri e di oggi, scegliete voi». Racconta del suo viaggio a Trieste dal partigiano Edo, scomparso anche lui e poi appunto lancia l’idea che sottoscrivo e rilancio a donne e uomini di buona volontà:
«Poi – prosegue Simona –, suggerirei di cercare la sezione Anpi più vicina e tesserarsi. Sì, tu, di sinistra che non ti tesseri ormai da nessuna parte, su questo non hai scuse. E magari se ti ci impegni e tiri su una sezione locale e coinvolgi i giovani e versi anche il tuo cinque per mille, male non ti fa. Nella provincia di Firenze abbiamo come segretario Anpi, Silvano Sarti e per allenare la memoria e lucidare la resistenza di oggi consiglio di vedere su Youtube la sua testimonianza “Ci chiamavano ribelli”, dieci minuti raccolti sul Lungarno».
Ultimo consiglio: «procurarsi una copia della Costituzione, leggerla e portarla sempre dietro. È più vincente di un grattaevinci. Così il 25 aprile avrete una voglia irrefrenabile di condividere e raggiungere antifascisti in città o in montagna». Io ce l’ho, più d’una copia. Se a qualcuno manca… non ha che da chiedere.
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