Stirpe partigiana

Sono, ancora per poco, un uomo di potere: ho quattro segretarie. In realtà fanno le segreterie di redazione e lavorano per 17 giornalisti e 13 redattori web, non solo per me. Meglio: con me. E nessuna che si sia mai seduta sulle mie ginocchia. Una di loro, la Rita, qualche giorno fa mi ha mandato un commento a un post del blog gulp gasp, che mi son rifiutato di pubblicare, censurandola, e spiegandole perché lo facevo. Questa mattina, mi ha spedito un messaggio di posta elettronica. Io le ho chiesto se voleva che lo mettessi sulla piazza telematica e lei ha detto sì, senza farci neanche dell’editing. È comprensivo di un link a youtube perché ormai tutta la redazione di Toscana Notizie è multimediale.

Lo pubblico così come mi è arrivato:

…disse il maestro “ti auguro di avere i punti di vista delle rane”

< delirante ma non troppo bilancio di un primo maggio di periferia >

Pranzo in piazza, pugno alzato e bandiera rossa nell’altra mano tutti e due ben alti durante il piccolo corteo fin sulla passerella
(scatti forse visibili su l’Unità) cantando Contessa e l’internazionale a squarciagola (con varie lacune mnemoniche)….
…vecchietti che son lì perchè con 10 euro mangeranno, i vecchi partigiani abituè del posto praticamente tutti morti come Nello “Romola” superstite della battaglia di Pian d’Albero, la bandiera storica dell’Anpi Sezione Oltrarno portata con orgoglio da una figlia, credo; ci sto in mezzo, partecipo, ma ho la sensazione che tanto sia diventato folklore e poco più.
Ho fatto la fabbrica con la catena di montaggio, ma in realtà che ne so di operai bruciati o uccisi da cariche di celerini a loro volta sottopagati ?
Son stata figlia di un comunista tradito dal partito e di una democristiana bigotta e miracolata più volte, messa a parte della sua esperienza di pre-morte all’età di soli sei anni, quando ancora non se parlava granché.
Son stata militante, con moderata convinzione, a Servire il popolo, ho diffuso in seguito l’Unità porta a porta con lo stesso entusiasmo con cui andavo a chiedere oboli per la fame nel mondo, la gente doveva conoscere per poter scegliere in libertà.
Son stata sposata con rito civile e giudicata per aver contravvenuto agli articoli che avevo ascoltato con tanta commozione.
Son stata madre innamorata delle proprie “creature” creazioni, e lo son rimasta.
Son stata madre occasionale nei vari impegni lavorativi in cui spazzavo pavimenti e raccoglievo pedalini sparsi appartenenti a persone più o meno importanti ma che di sicuro potevano comprarsi ciò che alla fine altro non è che maternage.
Son rimasta orfana di genitori biologici per legge di natura e di Dio Padre per libera scelta, in quanto al maternage… mai potuto comprarmene, che fatica…
Non faccio elemosina perché penso che nessuno ne dovrebbe avere bisogno ma perché in fondo a volte penso che un po’ ne avrei anche io che con circa 1000 euro ci devo campare, annessi e connessi
Cerco di essere coerente e lo pago sempre in prima persona… non ho voluto comprare la casa di edilizia pubblica in cui vivo perché la cosa pubblica non si dovrebbe vendere a poche lire; pago le tasse, dichiaro fino all’ultimo centesimo; mi pago facendo ogni volta 5 anni di debito apparecchi acustici che mi consentono di sentire il minimo indispensabile delle cazzate che vengono dette tutti i giorni ma non più di apprezzare un concerto o il garrulo gorgoglìo dei ruscelli di montagna che tanto ho amato;
La Toscana rimane alla sinistra e sento parlare di tagli agli sprechi, son felice, corro a comprare i cerotti perché tanto il sangue sarà di nuovo il mio e di tutti i poveracci come me…
“noi siamo quella gente, è inutile far finta, che c’ha trombato la miseria e siam rimasta incinta !”
La professoressa in pensione, ultima in ordine di apparizione nelle mie esperienze di maternage, vedova di professore, illuminata e colta sinistroide che ancora si permette l’acquisto quotidiano del quotidiano incassa un reddito triplo del mio ma paga solo il ticket alla sanità perchè si guarda bene dal dichiarare tutti i suoi redditi coerentemente alla sua dichiarata fede politica…
folklore dicevo, almeno lei oggi in piazza non c’era ma forse è a dieta e 10 euro eran mal spesi.
Viva il Primo Maggio, Viva tutti quelli consapevoli di essere coinvolti !

E in realtà di tutto stasera me ne frega un cazzo perché son felice che fra un mese vado a trovare mio figlio “emigrato” in Germania e anche perché nessuno tanto mi potrà togliere quello che non ho !

Rita Betti

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