Uova all’occhio di bue
Protestavo, o quanto meno manifestavo il mio fastidio, il 24 gennaio dello scorso anno scrivendo il post intitolato A lezione, ma da chi?, nel quale davo conto dell’e-mail con cui l’Ordine dei giornalisti mi aveva comunicato l’obbligo di sottopormi a interrogazioni, esami, questionari, test ed alla partecipazione a corsi e seminari per mettere un timbro ufficiale a quello che evidentemente la conduzione della mia vita nei 35 anni precedenti – la prassi avrebbe detto un marxista in altri tempi o l’esperito un esperto di animus – non aveva sufficientemente dimostrato, sì insomma che per far il chirurgo non serve saper usar il bisturi o la cazzuola per il muratore, ma le x apposte a fianco del quiz con cui un chirurgo può diventar carpentiere e quest’ultimo un mago della laparoscopia, basta non lasci e raddoppi e illumini la casella giusta.
Ho fatto i compiti nel frattempo, e per quanto discolo son stato discente, ricordando anche cosa in latino significhi nescio, che i greci prima dicevano fosse indispensabile sapere, anzi l’unica cosa che meriti di avere bene a mente.
Sì, insomma nel bancario gergo delle entrate e delle uscite, delle spettanze e delle competenze, e nella desolazione del debito entro la quale con il portafogli mi nuovo, qualche credito l’ho portato a casa, e mi vien da ridere a pensare che chi t’interroga o formula il questionario non tenga in dovuto conto la declinazione dei nomi e la coniugazione dei verbi, ma che importanza ha, ormai non si comunica mica più come un tempo, bastano i cinguettii.
Volevo però dire dello stupore con cui apprendo che presto potrò maggiormente rendermi atto al mestiere intrapreso ed ormai prossimo al tramonto, racimolando qualche punto da incollar come un bollino quando si collezionavano per vincer la mucca carolina o ercolino sempre in piedi – ma che roba è mai questa qua!?, anzi quà vista l’aria che tira – semplicemente apprendendo qualità organolettiche, profumi, fragranze e geografia del Tuber magnatum e del meno nobile melanosporum.
Che ci si creda o meno dalle nostre parti la formazione si fa anche così. E vissero tutti felici e contenti,anche quelli a cui… si allegano i denti.
P.S. Per chi non lo sapesse, e sia detto a mo’ d’indovinello, con il medesimo termine qui sottinteso, si indica ance una persona falsa, ipocrita e bigotta, che nasconde, sotto un’apparenza di moralità e falsa devozione, sentimenti vili e intenzioni disoneste. A chi azzecca il nome dell’autore a cui si deve tal etichetta, 2 crediti in premio ed una grattugiatina sui tagliolini o sulle uova all’occhio di bue. Che come faccio io, si dice, non le fa nessuno.
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