Una mostra sperata

Nella prestigiosa collezione che appassionatamente ho raccolto ed offerto al pubblico in Libri d’arte e arte dei libri, con qualche anticipo in Oggetto del desiderio ma anche in alcuni post nei quali accenno ai lavori di Dario Longo è fortunatamente entrata di diritto l’opera di Andrea Granchi, artista che ho conosciuto alla presentazione di un libro organizzata da “Artour-o Il Must” e dalla sua tenace animatrice Tiziana Leopizzi, la quale mi ha messo lì in mezzo a tener le fila di una conversazione al cui centro c’erano vita e opere di Alberto Burri di cui ha scritto Alessandra Oddi Baglioni.

E lì dunque, ospite anch’egli dell’evento, ha messo sui tavoli dov’era il consesso tre pezzi della sua produzione che col libro hanno a che fare e questo è il mio filo conduttore, il libro che si fa esso stesso opera d’arte, non che ne parla dandone conto o esponendola al pubblico come potrebbe essere una monografia su Monet o sui capolavori conservati al Prado, ma che le sue pagine, il suo filo refe, la sua risguarda diventano come pennellate o incisioni o tratteggi.

Granchi a cui ho accennato di questa mia curiosità forse un po’ morbosa e senz’altro priva di sistematicità, però con pretese universalistiche, fagocitanti ed eclettiche, mi ha fatto gentilmente omaggio del catalogo delle sue opere, dove spiccano illustrazioni per Pinocchio o per l’Inferno dantesco che qualche debito hanno con Escher e benvenga il debito.

Io invito a conoscerlo, perché mi pare meriti e intanto invito il potenziale mecenate ad organizzare questa mostra che per ora sta solo nella mia testa e qui in questo blog, dove compaiono i libri d’arte di Andrea Granchi, Dario Longo, Giovanni De Gara, Loredana Romero, Mario Mariotti.

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2 Responses to “Una mostra sperata”

  1. Caro Daniele, non posso che essere d’accordo e sono davvero felice di quanto leggo. Il mio claim recentemente recita : 1+1 fa 11 e così avanti..
    Andrea Granchi è artista colto, raffinatissimo e generoso nel condividere il suo mondo, per me un vero “NextDominus” . A presto allora!

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