Un problema solo del Pd?

Il Maestro di una Loggia

Nelle scorse settimane la stampa si è riempita di articoli che puntavano la lente su Partito democratico e massoneria. I secondi possono stare nel primo? Anzi, ne sono addirittura, in virtù delle loro origini laiche ed anticlericali, una vera e propria anima? E, nuovamente, le domande su a chi si è più obbedienti, all’ideale o all’interesse? E altre forme d’associazione come vanno interpretate?
Quello che non comprendo è perché la discussione sembri limitarsi al pur legittimo e sacrosanto ambito del Partito democratico, come se il problema della massoneria, dell’associazione segreta, del voto o del giuramento di fedeltà, della doppia appartenenza, del connubio fra camarilla ed esponenza, fosse solo lì, nella forza d’opposizione che governa in alcune significative realtà locali, e non riguardasse invece, le Istituzioni, la piramide della nostra società, le quali rispetto ai partiti sono un fine e non un mezzo, mentre i partiti, appunto, sono solo un mezzo, non un fine.

La discussione è viziata e, si percepisce benissimo, in alcuni momenti forzatamente viziata, tesa cioè a infierir un altro colpo, a dar un’altra screditatina, all’unico contraddittorissimo barlume di speranza che si ha in Italia d’imboccar un’altra strada che ci riporti a una dimensione né familistica né macchiettara né affaristica di politica. Non che il problema nel Pd non esista, anzi esiste eccome!, e che non meriti di trovar una soluzione, una norma, un precetto, se non altro un indirizzo di natura morale. Ma la vera questione sta fuori. È solo la P2, quel suo progetto liberticida messo in atto e portato a compimento dall’affiliato n. 104, a farci essere diffidenti e ritenere che l’unico massone di cui valga la pena trovarsi in compagnia sia Wolfgang Amadeus Mozart, o c’è una dimensione del mutuo sostegno, del do ut des, dell’oggi a me domani a te, del non si esce di lì, che ci inquieta, ci inquieta, ci inquieta e ci porta ad esser riluttanti e a diffidar d’un sentimento, di una solidarietà, d’un moto d’animo che quando nacque ebbe pur le sue ragioni ed anzi qualcuna anche nobile? Mi son messo nelle mani d’illustri medici il cui nome ho dovuto pubblicare su l’Unità quando scoppiò il bubbone dell’accolita di Licio Gelli e della sospetta appartenenza segreta alle logge ed ho rispetto della loro professionalità e del loro mestiere, ma che mi lasciano un margine di perplessità quando dismettono il camice bianco e indossano il gonnellino perché le caselle A e B e C sian coperte da chi ha fatto giuramento e in questo caso non a Ippocrate.
Penso che nell’interrogarsi sulla presenza in posizioni di gran prestigio e potere di massoni al proprio interno, il Pd farebbe bene ad allargare il campo, e dirci cosa ne pensa di una società nella quale, per far un esempio, d’un tratto si scoprisse che io – che ho diretto un giornale e un’agenzia d’informazione, e non possiedo la tessera di alcun partito, benché il mio cuore batta a sinistra – risultassi, per quanto in sonno, segretamente aderente alle Brigate Rosse, al Ku Klux Klan, ai patiti del Santo Graal, agli amici occulti della Sindone o alla Circospetta e riservatissima bocciofila pedofili in pisolino.

Tags: , ,

Leave a Reply