Ad Arezzo con Tito Barbini

Tito Barbini

Domani, mercoledì 14 luglio, alle ore 18.15, nel cortile del palazzo comunale di Arezzo, Tito Barbini presenta la mia raccolta di racconti Sempre più verso Occidente. Conosco Tito da quando era il sindaco di Cortona e, poi, il presidente della Provincia di Arezzo. Ci mandava a l’Unità interventi pensati e non logorroici come spesso facevano i politici. Oggi lo fanno più raramente perché spesso scrivono altri per loro, e questi, del mestiere, sanno che non si superano le due cartelle.

Una volta, a Bologna, quando dirigevo l’Unità, un politico che poi ha fatto un bel disastro, mi costrinse, facendomi addirittura telefonare dal mio direttore che calò le brache dinanzi allo scempio professionale, ad ingombrare quattro delle nove colonne della pagina con un editoriale che in  30 righe avrebbe esaurito l’argomento.

Ma questo non c’entra, perché Tito quella capacità di scrivere, ora che non fa più il politico di professione ma sembra ancora agitato da un’antica passione, l’ha riversata in racconti di viaggi che avrei voglia di fare anch’io e di ricordi.

Non so quale sarà la sua chiave di lettura dei miei racconti. Ho ascoltato finora Pasquale Mennonna, Vannino Chiti, Alessandro Cosimi, Paola Jarach Bedarida, Aldo Rosati e gli animatori del salotto letterario Conti di Sesto Fiorentino e direi che non ce n’è uno che abbia detto la stessa cosa di un’altro, ma mi pare anche che nessuno sia rimasto indifferente. Questo mi fa molto piacere, perché chi legge mi dice di sentire, e questo vuol dire che sono stato in grado di parlargli, di trovare un filo comune, sia anche quello, com’è avvenuto in un paio di casi, dell’incazzatura.

Starò a sentire con orecchie attente Barbini. E spero che con noi ci sia Claudio Repek, senza il quale l’appuntamento di domani forse non sarebbe stato possibile. Ma anche a lui mi lega un’antica e, in parte comune, storia.

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