A torto di viltate…

SCENA DICIANNOVESIMA
Il Convitato di Pietra e detti
LA STATUA
Don Giovanni, a cenar teco
M’invitasti e son venuto!
DON GIOVANNI
Non l’avrei giammai creduto;
Ma farò quel che potrò.
Leporello, un altra cena
Fa che subito si porti!
LEPORELLO
facendo capolino di sotto alla tavola
Ah padron! Siam tutti morti.
DON GIOVANNI
tirandolo fuori
Vanne dico!
LA STATUA
a Leporello che è in atto di parlare
Ferma un po’!
Non si pasce di cibo mortale
chi si pasce di cibo celeste;
Altra cure più gravi di queste,
Altra brama quaggiù mi guidò!
LEPORELLO
(La terzana d’avere mi sembra
E le membra fermar più non so.)
DON GIOVANNI
Parla dunque! Che chiedi! Che vuoi?
LA STATUA
Parlo; ascolta! Più tempo non ho!
DON GIOVANNI
Parla, parla, ascoltando ti sto.
LA STATUA
Tu m’invitasti a cena,
Il tuo dover or sai.
Rispondimi: verrai
tu a cenar meco?
LEPORELLO
da lontano, sempre tremando
Oibò;
tempo non ha, scusate.
DON GIOVANNI
A torto di viltate
Tacciato mai sarò.
LA STATUA
Risolvi!
DON GIOVANNI
Ho già risolto!
LA STATUA
Verrai?
LEPORELLO
a Don Giovanni
Dite di no!
DON GIOVANNI
Ho fermo il cuore in petto:
Non ho timor: verrò!
LA STATUA
Dammi la mano in pegno!
DON GIOVANNI
porgendogli la mano
Eccola! Ohimé!
LA STATUA
Cos’hai?
DON GIOVANNI
Che gelo è questo mai?
LA STATUA
Pentiti, cangia vita
È l’ultimo momento!
DON GIOVANNI
vuol scoigliersi, ma invano
No, no, ch’io non mi pento,
Vanne lontan da me!
LA STATUA
Pentiti, scellerato!
DON GIOVANNI
No, vecchio infatuato!
LA STATUA
Pentiti!
DON GIOVANNI
No!
LA STATUA
Sì!
DON GIOVANNI
No!
LA STATUA
Ah! tempo più non v’è!
Fuoco da diverse parti, il Commendatore sparisce, e s’apre una voragine.
DON GIOVANNI
Da qual tremore insolito
Sento assalir gli spiriti!
Dond’escono quei vortici
Di foco pien d’orror?
CORO DI DIAVOLI
di sotterra, con voci cupe
Tutto a tue colpe è poco!
Vieni, c’è un mal peggior!
DON GIOVANNI
Chi l’anima mi lacera?
Chi m’agita le viscere?
Che strazio, ohimé, che smania!
Che inferno, che terror!
LEPORELLO
(Che ceffo disperato!
Che gesti da dannato!
Che gridi, che lamenti!
Come mi fa terror!)

SCENA DICIANNOVESIMA Il Convitato di Pietra e detti
LA STATUA Don Giovanni, a cenar teco M’invitasti e son venuto!
DON GIOVANNI Non l’avrei giammai creduto; Ma farò quel che potrò. Leporello, un altra cena Fa che subito si porti!
LEPORELLO facendo capolino di sotto alla tavola Ah padron! Siam tutti morti.
DON GIOVANNI tirandolo fuori Vanne dico!
LA STATUA a Leporello che è in atto di parlare Ferma un po’! Non si pasce di cibo mortale chi si pasce di cibo celeste; Altra cure più gravi di queste, Altra brama quaggiù mi guidò!
LEPORELLO (La terzana d’avere mi sembra E le membra fermar più non so.)
DON GIOVANNI Parla dunque! Che chiedi! Che vuoi?
LA STATUA Parlo; ascolta! Più tempo non ho!
DON GIOVANNI Parla, parla, ascoltando ti sto.
LA STATUA Tu m’invitasti a cena, Il tuo dover or sai. Rispondimi: verrai tu a cenar meco?
LEPORELLO da lontano, sempre tremando Oibò; tempo non ha, scusate.
DON GIOVANNI A torto di viltate Tacciato mai sarò.
LA STATUA Risolvi!
DON GIOVANNI Ho già risolto!
LA STATUA Verrai?
LEPORELLO a Don Giovanni Dite di no!
DON GIOVANNI Ho fermo il cuore in petto: Non ho timor: verrò!
LA STATUA Dammi la mano in pegno!
DON GIOVANNI porgendogli la mano Eccola! Ohimé!
LA STATUA Cos’hai?
DON GIOVANNI Che gelo è questo mai?
LA STATUA Pentiti, cangia vita È l’ultimo momento!
DON GIOVANNI vuol scoigliersi, ma invano No, no, ch’io non mi pento, Vanne lontan da me!
LA STATUA Pentiti, scellerato!
DON GIOVANNI No, vecchio infatuato!
LA STATUA Pentiti!
DON GIOVANNI No!
LA STATUA Sì!
DON GIOVANNI No!
LA STATUA Ah! tempo più non v’è!
Fuoco da diverse parti, il Commendatore sparisce, e s’apre una voragine.
DON GIOVANNI Da qual tremore insolito Sento assalir gli spiriti! Dond’escono quei vortici Di foco pien d’orror?
CORO DI DIAVOLI di sotterra, con voci cupe Tutto a tue colpe è poco! Vieni, c’è un mal peggior!
DON GIOVANNI Chi l’anima mi lacera? Chi m’agita le viscere? Che strazio, ohimé, che smania! Che inferno, che terror!
LEPORELLO (Che ceffo disperato! Che gesti da dannato! Che gridi, che lamenti! Come mi fa terror!)

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