Statistiche

Un istogramma

Cifra tonda tonda: sono a quota 1.700 amici su Facebook. Conosco abbastanza il significato delle parole per saper che stiamo parlando d’altro e che quello è il termine che lì abbiamo a disposizione. Non mi faccio illusioni né intendo spargerne. Né deprezzo, né enfatizzo, noto.

Mi viene in mente Leporello e il suo catalogo, che invece merita più rispetto. E siccome siamo a dare i numeri, facciamo un po’ di marketing. Ieri ho avuto 376 visite sul mio blog. Più di 30 mila da quando sono on line, era marzo. Il picco maggiore è stato il 10 maggio, merito credo delle tante mail che ho inviato per invitare più persone possibile alla festa per i 90 anni di Bruno Schacherl: 561 visitatori in un giorno solo.

Considerati i sabati e le domeniche quando le persone navigano poco su internet avendo di meglio da fare, risulta che abbia una media di 169 visitatori al giorno, il che significa che durante la settimana si va tra i 2 e i 300. Se mettessi una tassa d’accesso di 10 centesimi a clic incasserei 169 euro al giorno che in un mese farebbero più di 5 mila euro.

È un consiglio che do agli editori, soprattutto ora che sono disoccupato. Oppure agli inserzionisti: avanti c’è posto. L’alternativa è l’obolo, la carità, la beneficenza. Non ho mai fatto la questua.

Ma io sono incorreggibile e un’antica scuola mi insegna che più della quantità poté la qualità: mi confortano più alcuni messaggi di apprezzamento che un calcolo matematico. Considerazione in disuso negli ultimi tempi, ma per me ancora meritevole di rispetto. Comunque grazie a tutti coloro che mi seguono su questo giornalino telematico e là, sul social network.

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