Il canto di Pia
Io sto dalla parte di Pia. Qualunque sia la sentenza. Qualunque cosa accerti la macchina a cui è stato affidato di stabilire se essa turbi o meno la quiete pubblica. Averla come vicina di casa sarebbe come avere per coinquilina la Callas che gorgheggia al mattino quando si fa la doccia, o essere dirimpettai di Horowitz che si sveglia alle tre di notte e sfoga la sua insonnia battendo le dita sui tasti del suo pianoforte, o vivere di fronte alle Niagara Falls e neanche per un solo istante essere abbandonati dal tuono del loro scrosciare, o essere ospiti del più alto dei rifugi sul Monte Bianco ed essere battuti dal più scatenato dei venti.
E invece il condomino del primo piano di uno stabile di via Vivaldi (uno che strimpellava a tutte le stagioni) a Villa di Serio, nel Bergamasco, sta facendo un gran can can (rumoroso anche quello) perché nel giardino di sotto Pia innalza il suo chicchiricchì al cielo.
Ho letto la notizia sull’Ansa e sono basito, io che quando non sento le auto sfrecciare e perché una frenata all’ultimo momento le sovrasta, o che se non mi rimbomba un generatore lontano è perché il cassone di un autocarro ha avuto uno scossone e fa tremare tutto come quando c’è il terremoto, o, infine, se non mi arriva l’acuto della sirena di un’ambulanza diretta all’ospedale è perché quel tombino sollecitato da un veicolo che gli è passato sopra pesantemente ha emesso il suo ennesimo grido di dolore.
Vorrei la quiete di un giardino solitario, protetto da mura e da un cancello, coi fagiani che scorrazzano e le gazze ladre che fanno il loro baccano, o quella baita abbandonata in un posto che non è vero ma penso di conoscere solo io, e magari il latrito dei cani in lontananza. Qualunque suono emesso dalla natura mi andrebbe bene, anche lo scrosciare delle onde su una scogliera, per quanto sia refrattario al mare.
Non faccio neanche caso al fatto che un gallo si chiami Pia. Ognuno ha il nome che si merita e quel pennuto forse deve qualcosa a un famoso “canto” di Dante Alighieri. Sì, canto, ho scritto canto, prima che il gallo canti.
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