Alessandro Pagnini

Un articolo sul Journal del Pecci

26 agosto 2016

Il fungo atomico alle Marshall

Corredato dall’inquietante immagine del fungo provocato dall’esplosione sottomarina del 25 luglio 1946 alle Isole Marshall come esperimento nucleare promosso dalla Marina americana e da una drammatica istantanea scattata nella grande discarica di rifiuti elettronici e tecnologici provenienti dai paesi occidentali che si trova ad Agbogbloshie, un agglomerato della capitale del Ghana, Accra, e col titolo La fine del mondo. Ancora, il “Journal” del Museo Pecci d’arte contemporanea a Prato ha pubblicato ieri un mio articolo in vista della mostra, proprio sull’argomento della fine del mondo, che il 16 ottobre prossimo inaugurerà la riapertura del centro espositivo sottoposto a lunghi quanto indispensabili lavori di restauro.

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Delle cose invisibili

24 luglio 2013

Alcune considerazioni da me fatte in Sereni: resto ateo mi inducono a quel rigore logico indispensabile quando sì è promesso di guardare negli occhi l’assurdo. Sereni: non mi occuperò oltre di dio, non per il momento.

Ho scritto che «se non vedo non credo, e siccome non vedo m’ingegno poco a guardare», attingendo alla vulgata tratta dal Vangelo di Giovanni laddove si narra del più celebre dei Tommaso santificati, non Tommaso di Farfa morto nel 720, né quello di Emesa, monaco di Antiochia, non l’arcivescovo primate d’Inghilterra e martire Thomas Becket deceduto nel 1170, e neppure il celeberrimo Tommaso d’Aquino, filosofo e teologo domenicano, indiscusso maestro di logica, non quello di Hereford che fu anche cancelliere d’Inghilterra, non quello di Dover morto per mano assassina, neppure l’illustre Tommaso Moro, lord, scrittore, umanista, utopista, anch’egli come quello di Hereford cancelliere d’Inghilterra e sottoposto al martirio da Enrico VIII, che vien celebrato il 22 giugno e non l’8 settembre quando si ricorda San Tommaso di Villanova, arcivescovo di Valencia ed eremita agostiniano né il 6 febbraio dedicato alla memoria di ben due san Tommaso, Tommaso Michele Cozaki e Tommaso Xico , entrambi giapponesi ed entrambi martiri, entrambi deceduti a Nagasaki, ma sia chiaro nel 1597, non nel 1945, Non Tommaso Carnet, non Tommaso da Cori, né i vietnamiti Tommaso Thien, Tommaso Moi e Tommaso Du o il martire nel Tonchino Tommaso Toan.

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Addio professore, grazie

16 febbraio 2012

Paolo Rossi Monti

Ho saputo solo qualche ora fa che il 14 gennaio scorso è morto Paolo Rossi Monti, e sono inebetito. Aveva 89 anni e prima o poi doveva succedere. Ma, maledizione, perché è successo? Se ho imparato qualcosa in buona parte lo devo a lui. È stato il mio primo professore all’Università e mi affascinò con le sue lezioni pacate, difficili, ma piene di suggestioni, di spunti, di rimandi e richiami. Non ce l’ho fatta a laurearmi con lui come gli avevo promesso preferendo il mestieraccio del giornalista a quello dello studioso, però ho avuto la fortuna di averlo come controrelatore, mentre uno dei suoi allievi, Sandro Pagnini, mi ha guidato in quel lavoro. Al primo esame mi mise sotto torchio. Mi aveva fatto una domanda ed io forse avevo risposto in maniera un po’ imprecisa, lasciandogli il dubbio che volessi sostenere una tesi che a lui suonava strana e mi disse: «Vuol sostenere questo?» Difesi le mie idee cercando di puntualizzarle e lui manifestò il disappunto per la convinzione ma l’apprezzamento per il fatto che le sostenessi: mi stava insegnando la libertà. Anche di sbagliare. Al 30 aggiunse una lode.

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Medicina e amor di sapere

20 maggio 2011

Asclepio

Socrate

Nel 1913, il filosofo Karl Jaspers mise in luce la differenza tra due parole tedesche che vogliono dire la stessa cosa – corpo –, ma hanno due significati diversi: Körper e Leib. La prima indica quell’insieme di “oggetti” che si possono vedere in un libro di anatomia, la seconda più di un organismo, il suo essere tutt’uno con la persona, la sua consistenza di soggetto.

E allora vien da chiedersi se – quando si entra nell’ambulatorio di un medico, o ormai con maggior frequenza, di un ortopedico anziché di un geriatra, di un otorinolaringoiatra o di un osteopata –, lì si porta il Körper o il Leib? E a chi dei due, se non a quali parti di essi, quello specialista presta attenzione?

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Medici in cura

27 aprile 2011

Alessandro Pagnini. Foto Andrea Ruggeri

Come avevo annunciato il 7 agosto scorso in un post intitolato Corpo e mente, sono stato a sentire il mio maestro – Paolo Rossi Monti – presentare a Leggere per non dimenticare, l’ultimo libro di uno dei suoi allievi, Alessandro Pagnini. Il libro si intitola Filosofia della medicina, pubblicato da Carocci, e, benché non l’abbia ancora letto, credo farebbero bene a darci un’occhiata i medici, ma non solo loro.

Negli ultimi anni di dottori ne ho conosciuti tanti, sono stato costretto a farlo, ma, nella maggior parte dei casi, ne sono contento. Direi che ho stretto qualche amicizia e c’è stato più di uno scambio di reciproca stima. Persone aperte, con cui ho parlato anche d’altro, non solo dei miei acciacchi. Specializzati in branche diverse, di diversa formazione, universitari, ospedalieri, generici, allopatici e non, marginali e sulla breccia. Troppi per ricordarli tutti e c’è anche un problema di privacy, in questo caso mia.

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Venerdì alternativi

14 settembre 2010

L’omaggio è a Tolstoj. Si intitola infatti Guerra e pace il ciclo di conferenze del ciclo “Sapere & narrare” che il Centro fiorentino di storia e filosofia della scienza, prestigiosa istituzione alla quale quando facevo il cronista ho dedicato tanta appassionata attenzione – insieme al Gabinetto Viesseux, alla Società italiana per lo studio dei rapporti tra scienza e letteratura e alla Fondazione Carlo Marchi – hanno organizzato a partire fra ottobre e dicembre tutti i venerdì alle 17.30 alla sala Ferri del Gabinetto Viesseux in Palazzo Strozzi a Firenze.

Inizia il 1 ottobre l’allievo di Paolo Rossi, Stefano Poggi con una conferenza dal titolo Da Austerlitz a Balaklava. L’8 ottobre Bruna Bianchi parla del Lavoro del pane negli scritti di Tolstoj e Gandhi, poi Furio Cerutti su Guerra e pace: due fenomeni politici. Guerra e pace in natura è il titolo della conferenza di Francesco Dessì-Fulgheri in programma per il 22 ottobre a cui farà seguito, il 29, Fine della storia. Conflitto politico e globalizzazione tra Schmitt, Strauss e Kojève, appuntamento al quale cercherò di non mancare perché mi interessa molto.

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Corpo e mente

7 agosto 2010

Nel mare di inezie, stupidità, vuoti che la televisione ci sparge a piene mani, motivo per cui ho deciso di non possederne più una e ho informato la Rai che non son tenuto a pagare il canone, la poca filosofia sopravvisuta è rappresentata dal Dottor House, e perfortuna che qualche giovane guarda il telefilm, così, magari, qualche ideuzza su cui lavorare gli rimane addosso.

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