Andrea Ruggeri

Scoprire talenti e memorizzare

14 agosto 2016

Tornando dalla prima vacanza che, dopo molti anni, nel giugno scorso ho felicemente fatto a Merano, mi sono fermato a Bolzano e lì ho visto, con grande piacere, Museion, il Museo di arte moderna e contemporanea della città altoatesina, fondato nel 1985 da privati con il sostegno della locale amministrazione pubblica.

Dal 2008 è ospitato in uno splendido edificio disegnato dagli architetti berlinesi Krüger, Schuberth e Vandreike, al quale si giunge sbucando da stradelline modeste del centro cittadino, oppure, trovandosi circondati dall’erba, attraversando il fiume Talvera su due suggestivi ponti ricurvi, uno per le bici, l’altro per i pedoni, che a me hanno fatto venire in mente il simbolo dell’infinito, quell’8 reclinato su un fianco che si disegna così: ∞.

Da quello spazio antistante il grande cubo bianco e in gran parte fatto di vetro, così come dalle ampie finestre dell’ultimo piano, quello dedicato alle mostre temporanee, si vedono le vette che circondano la città e, per chi come me ama la montagna, scatta immediata la voglia di raggiungerle, di salirvi sulla cima, di passare da un picco all’altro.

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Lettori depravati

14 luglio 2012

Dario Longo e Paolo Albani

Qualche sera fa sono stato all’inaugurazione a Prato di una mostra di Dario Longo. È molto tempo che mi riprometto, senza averlo ancora fatto, di inserire le opere di Dario Longo in quella collezione privata virtuale qui riunita che raccoglie i lavori di Ewa Bathelier, Loredana Romero, Gianfranco Dini, Andrea Ruggeri e nella quale vorrei accludere anche i quadri di Maurizio Marinelli e le fotografie della mia adorata nipotina Felicita Recordati, di Gianni Pasquini o quelle di Silvia Amodio. Tuttavia ho scritto di lui fin dalla mostra intitolata Appunti di viaggio che tenne nell’aprile del 2010 (vedi qui) quando l’ho scoperto e potuto apprezzare, e poi in occasione della presentazione (vedi qui) dei miei racconti Sempre più verso Occidente a Pistoia nello Spazio di via dell’Ospizio, dove Dario allestì un’opera ispirata a Amore in buca.

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I versi di Iole

21 aprile 2011

Ho aperto questo blog per amplificare un po’ l’uscita del mio libro di racconti, ma dentro poi c’è finita molto altro. Previdentemente, chi me l’ha messo in piedi, forse su mia richiesta, ha aperto un canale che si chiama Suggerimenti, e lì ho allineato cose viste, sentite, lette che mi faceva piacere condividere con chi mi sta leggendo, insomma piccoli regali o appunto consigli, suggestioni.

Ci ho pubblicato il racconto della Maria e quelli di Marina, le foto di Andrea Ruggeri e le opere di Ewa Bathelier, i quadri di Gianfranco Dini e quelli di Loredana Romero e sicuramente altro ancora perché, che mi piacessero più o meno, mi sembrava che meritassero di essere conosciuti, magari per dire non mi piacciono, ma non, in alcuni casi, restare nell’ombra o, in altri, avere meno risonanza.

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I quadri di Gianfranco

7 novembre 2010

Gianafranco Dini

Nella Collezione privata che vado costruendo come galleria virtuale nel mio blog e che ospita già i lavori di Ewa Bathelier, Loredana Romero, Andrea Ruggeri, approda ora l’amico antico Gianfranco Dini. Resto ancora in attesa delle foto di Gianni Pasquini, dei quadri di Maurizio Marinelli e delle installazioni di Dario Longo.

Di Gianfranco Dini ho già scritto, ma questa è la volta buona per ricordare di quando – eravamo ragazzini – mi propose, lui che col suo fisico bestiale insegnava educazione fisica in una famosa palestra fiorentina, di provare – era la prima volta in vita mia – a fare una sauna.

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