Intrecci nella rete
31 maggio 2015
Camillo Arcuri – genovese, collega meritatamente giunto al riposo dopo una carriera al “Corriere mercantile”, al “Secolo XIX”, al “Giorno” e poi al quotidiano di via Solferino, collaboratore del settimanale fondato nel 1955 da Arrigo Benedetti, che porta con sé Eugenio Scalfari, Antonio Gambino ed altri illustri nomi del giornalismo italiano – è per me una delle dimostrazioni di quanto proficuo ed utile possa essere avere un blog o far un uso ragionevole dei social network, o, in altre parole, di immettere contenuti di un qualche valore in rete, e, pertanto, di quanto sciocco sia essere pregiudizialmente avversari di un mezzo che, al pari degli altri, né va idolatrato né scragiato.