24 settembre 2016
Italo Calvino
Qualche giorno fa, il 19 settembre, era il trentunesimo anniversario della morte di Italo Calvino e Maddalena Dalla Torre – che premurosamente e con costanza mi inonda di suggestioni e stimoli all’ascolto, alla lettura e alla visione – mi ha mandato il link a un’intervista pubblicata su Rai News l’anno prima, in occasione del trentennale.
(continua…)
Tags: Cecilia Cima, Davide Pugliese, Gianni Rocca, Gioia Ciotti Jorio, Italo Calvino, Jorge Luis Borges, l'Unità, Orazio Pugliese
categorie: Considerazioni, Moleskine | Nessun Commento »
15 agosto 2016
Manana Jiorgjikia (a destra) e la sua amica Madonna, con mia madre
Manana Jorjikia è la persona che, amorevolmente e con professionalità, da molti anni ormai, si prende cura di mia madre, autosufficiente ma limitata dagli acciacchi dell’età, e la aiuta a vivere meglio un’anzianità decorosa e degna di essere vissuta.
Percepisce per questo uno stipendio e dispone di vitto e alloggio in base a un regolare contratto stipulato nella sede di un sindacato nato per garantire i diritti dei lavoratori, ma da ambo le parti c’è una reciproca disponibilità che pertiene, ritengo, agli ambiti del buon senso, del viver civile, dell’umanità, della fortuna di essersi trovati vicendevolmente accettabili.
(continua…)
Tags: Cecilia Cima
categorie: Considerazioni, Suggerimenti | Nessun Commento »
12 maggio 2010
Alla redazione di via Barberia
Pietro Spataro, a cui Concita De Gregorio ha affidato il coordinamento delle iniziative speciali de l’Unità – in genere un ruolo per togliersi di torno qualcuno, ci son passato anch’io e conosco qualche altro collega in analoga posizione –, dovrebbe essere stato l’ideatore dei nuovi dorsi regionali del giornale fondato da Gramsci nel 1924, un tempo organo del Partito comunista italiano fin che questi non defunse. Sono dei tuorli che stanno nell’albume del giornale nazionale a cui fa da guscio la prima pagina, con gli strilli, i richiami e l’apertura, quasi sempre un’immagine e un titolo più che un testo – ah immagine, immagine!
Pietro Spataro è anche il nocciolo di un frutto che dentro quel giornale sta cercando, mi sa un po’ a fatica, di dar un po’ di spazio alla memoria, al ricordo, alla riconoscenza, alle cose come stanno non sempre e solo come uno vorrebbe che stessero o siano state. Intendo dire che Pietro è quello che dentro al giornale – non fuori come noi –, presumo per un debito di riconoscenza e senso di restituzione, sta cercando di dar fiato a una testimonianza dinanzi a un uomo che ci ha insegnato molto, che lo si abbia conosciuto personalmente o solo letto come me: Bruno Schacherl.
(continua…)
Tags: Aldo Tortorella, Alfredo Reichlin, Andrea Liberatori, Antonio Gramsci, Antonio Zollo, Bruno Schacherl, Cecilia Cima, Cesare Luporini, Cesare Pavese, Cesare Pecchioli, Claudio Petruccioli, Concita de Greorio, Diario, Emanuele Macaluso, Ettore Scola, Eugenio Curiel, Franco Pecchioli, Furio Colombo, Gerardo Chiaromonte, Giancarlo Pajetta, Gianni Rocca, Giglio Pansa, Girolamo Li Causi, Giulio Goria, Giuseppe Caldarola, Italo Calvino, l'Unità, Manfredo Liprandi, Marina Maresca, Mario Malatesta, Mario Montagnana, Martin Heidegger, Massimo D'Alema, Mattina, Maurizio Ferrara, Metropolis, Mino Fuccillo, Orazio Pugliese, Ottavio Pastore, Palmiro, Paolo Gambescia, Paolo Spriano, Partito comunista italiano, Pietro Ingrao, Pietro Spataro, Raimondo Luraghi, Renzo Foa, Riccardo Ravagnan, Rinascita, Romano Prodi, Sergio Segre, Walter Veltroni
categorie: Articoli | 3 Commenti »
10 aprile 2010
La dedica di Italo Calvino a mia madre sul frontespizio dei "Racconti" (Einaudi, 1958)
In molti, l’altro giorno alla presentazione del libro, mi hanno chiesto di fare loro una dedica. L’ho fatto volentieri e cercando in ogni caso di scrivere qualcosa pertinente alla persona a cui stavo dedicando il libro. A qualcuno ho dovuto dire “poi” per non scrivere la prima banalità che mi veniva in mente o una frase fatta. Ho preso tempo. Ho sentito qualcuno dirmi di non abbondare con questa concessione: sarebbe una diminutio. Non mi sento così prezioso e trovo che il lettore vada accolto. Penso che una dedica sia diversa da un autografo. C’è il grande cantante, il grande sportivo, finanche il grande politico a cui la gente vuol strappare una firma, una personalizzazione, un pezzo di notorietà, ritagliandosi magari un istante nell’empireo o regalandosi un innocuo orgasmo di piacere. La dedica, invece, è un dialogo, l’avvio o la ripresa di un dialogo, il tassello di un puzzle, una mossa sulla scacchiera. Se impreziosisce la copia meglio.
Qualche settimana fa mia madre si è fratturata il bacino e mio padre, da cui è separata da almeno quarant’anni, così, per darle un segno di solidarietà e perché potesse ingombrare il tempo di costrizione a letto, le ha regalato un paio di libri che lui aveva trattenuto per sé per un’intera vita (continua…)
Tags: Cecilia Cima, Dedica, Einaudi, Italo Calvino, Orazio Pugliese
categorie: I miei libri | Nessun Commento »