4 settembre 2016
Michela Nacci
Appropriazione indebita
I. Ieri e oggi
1.8. Michela Nacci: Amerika, America!
Nelle settimane in cui gli iscritti al Partito comunista italiano si interrogavano, felici o inquieti, sul significato della loro esperienza e sui lidi ai quali approdare, in libreria usciva un volume di Michela Nacci, pubblicato da Bollati Boringhieri, che si intitola L’antiamericanismo in Italia negli anni Trenta. Michela Nacci è una giovane ricercatrice fiorentina che nei suoi studi, il più importante dei quali è senz’altro Tecnica e cultura della crisi edito da Loescher, ha scandagliato la cultura della crisi e la letteratura sul tramonto dell’Occidente in Europa fra le due guerre. È percorrendo quella strada che si è imbattutta nell’antiamericanismo.
(continua…)
Tags: Appropriazione indebita, Cesare Pavese, Elio Vittorini, Michela Nacci, Paul Watzlawick
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18 aprile 2015
Immortale è chi accetta l’istante. Chi non conosce più un domani.
Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò, 1947
Tags: Cesare Pavese
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11 agosto 2010
Sciocco addolorarsi per la perdita di una compagnia: quella persona potevamo non incontrarla mai, quindi possiamo farne a meno.
Cesare Pavese (13 ottobre 1938)
Tags: Cesare Pavese, Dino Leone
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12 maggio 2010
Alla redazione di via Barberia
Pietro Spataro, a cui Concita De Gregorio ha affidato il coordinamento delle iniziative speciali de l’Unità – in genere un ruolo per togliersi di torno qualcuno, ci son passato anch’io e conosco qualche altro collega in analoga posizione –, dovrebbe essere stato l’ideatore dei nuovi dorsi regionali del giornale fondato da Gramsci nel 1924, un tempo organo del Partito comunista italiano fin che questi non defunse. Sono dei tuorli che stanno nell’albume del giornale nazionale a cui fa da guscio la prima pagina, con gli strilli, i richiami e l’apertura, quasi sempre un’immagine e un titolo più che un testo – ah immagine, immagine!
Pietro Spataro è anche il nocciolo di un frutto che dentro quel giornale sta cercando, mi sa un po’ a fatica, di dar un po’ di spazio alla memoria, al ricordo, alla riconoscenza, alle cose come stanno non sempre e solo come uno vorrebbe che stessero o siano state. Intendo dire che Pietro è quello che dentro al giornale – non fuori come noi –, presumo per un debito di riconoscenza e senso di restituzione, sta cercando di dar fiato a una testimonianza dinanzi a un uomo che ci ha insegnato molto, che lo si abbia conosciuto personalmente o solo letto come me: Bruno Schacherl.
(continua…)
Tags: Aldo Tortorella, Alfredo Reichlin, Andrea Liberatori, Antonio Gramsci, Antonio Zollo, Bruno Schacherl, Cecilia Cima, Cesare Luporini, Cesare Pavese, Cesare Pecchioli, Claudio Petruccioli, Concita de Greorio, Diario, Emanuele Macaluso, Ettore Scola, Eugenio Curiel, Franco Pecchioli, Furio Colombo, Gerardo Chiaromonte, Giancarlo Pajetta, Gianni Rocca, Giglio Pansa, Girolamo Li Causi, Giulio Goria, Giuseppe Caldarola, Italo Calvino, l'Unità, Manfredo Liprandi, Marina Maresca, Mario Malatesta, Mario Montagnana, Martin Heidegger, Massimo D'Alema, Mattina, Maurizio Ferrara, Metropolis, Mino Fuccillo, Orazio Pugliese, Ottavio Pastore, Palmiro, Paolo Gambescia, Paolo Spriano, Partito comunista italiano, Pietro Ingrao, Pietro Spataro, Raimondo Luraghi, Renzo Foa, Riccardo Ravagnan, Rinascita, Romano Prodi, Sergio Segre, Walter Veltroni
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