Il mio piccolo Pulitzer
23 settembre 2016
In Casentino, per l’esattezza nel comune di Pratovecchio, c’è un castello, quello di Romena, di cui si parla nel canto XXX dell’Inferno.
L’accenno alla fortificazione Dante lo affida a Maestro Adamo, ospite in quel maniero dei Conti Guidi, che ne erano i proprietari, i quali lo spingono (e lui accetta) a falsificare monete sostituendo vili metalli all’oro, in misura d’un carato ogni otto, per trarne illecito profitto, peccato per il quale vien condannato ad un’insaziabile sete:
«Ivi è Romena, là dov’io falsai
la lega suggellata del Batista;
per ch’io il corpo sù arso lasciai».