Erich Fromm

Tessere più relazioni

14 novembre 2016

Sono stato qualche sera fa ad un incontro in una piccola bella libreria di Firenze, la Sit’n’Breakfast in via San Gallo. Si parlava di poliamore, neologismo di cui non ero a conoscenza e col quale, ho scoperto, si esprime il concetto di “amori molteplici”, facendo riferimento ad una posizione filosofica che «ammette la possibilità che una persona abbia più relazioni intime (sentimentali e/o sessuali), nel pieno consenso di tutti i partner coinvolti, in opposizione al postulato della monogamia sociale come norma necessaria».

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Non avere

3 gennaio 2014

Un articolo  intitolato Non è mio ma lo uso, uscito il 9 novembre scorso sul Corriere della Sera, dà conto, per lo più in termini sociologici, del diffondersi di abitudini in base alle quali non si rinuncia a servirsi di ciò di cui si ha bisogno, ma preferendo rinunciarne al possesso: si gira in automobile, ma con il car-sharing, ed anche in bicicletta con analogo sistema; cresce il mercato delle case in affitto, aggiungo io spesso già ammobiliate, dove mura, tetto, letto, lavandino, doccia e fornello non sono propri ma pronti all’uso; il contratto con la compagnia telefonica prevede anche il comodato in uso dello smartphone; e-book e brani musicali si scaricano senza impinzare scaffali e mensole e stanno in memoria anche solo di passaggio; lo smoking è a noleggio, le mutande non ancora, ma forse il maglione già quasi.

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Sereni: resto ateo

22 luglio 2013

Il Cristo di Cimabue

Vorrei fugare i dubbi di qualcuno che, avendo letto i miei ultimi scritti, notando l’insistenza con cui mi occupo di Gesù Cristo, e sapendo del mio tenace ateismo, stesse ipotizzando una tardiva conversione al cristianesimo o al cattolicesimo.

Ho usato il termine ateismo e non agnosticismo perché il primo, derivato dal greco àtheos, letteralmente vuol dire “senza dio”, ed indica una posizione filosofica – opposta al teismo, al panteismo, al politeismo e al monoteismo in particolare assunta da un individuo, quale io sono, che non crede in nessuna divinità.

Occorre precisare che essere senza dio e non credere in nessuna divinità non impedisce di ragionare intorno all’idea che si è venuta formando di esso, e negarne appunto il fatto di essere stato pensato, l’esistenza di individui che vi credono, di bisogni interiori che inducano a cercarlo e a ritenere di averlo trovato.

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La massima di Confucio

16 luglio 2013

Dice un antico proverbio cinese, forse una massima di Confucio: se mi regali un pesce mi sfami, se mi insegni a pescare non ho più fame. Un altro detto invita a preferire un uovo oggi a una gallina domani, contraddicendo in parte il primo suggerimento, e talvolta è molto sensato, perché senza nemmeno un tuorlo e una chiara in pancia spesso è difficile arrivare a domani per tirare il collo al pennuto o attendere che sia finita la lezione su amo, lenza, reti, fiocine e altre tecniche di pesca.

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Genetliaco

12 maggio 2010

Erich Fromm, che scemo non era, ha scritto un libro che si intitola Avere o essere?, o il contrario non ricordo bene. Sottovalutato da molti, non da me, come neppure L’arte di amare, regalatami dalla ex moglie, che invece consiglio di leggere. Sì, un po’ anglosassone, ma fortunatamente anglosassone. Seguendo i suoi pensieri posso affermare che sono, ad oggi, 1.365 i miei amici su Facebbok, 1.910 i visitatori del mio blog dal 12 aprile 2010, 561 e 491, rispettivamente, gli utenti che sono entrati ieri l’altro e ieri nelle mie scartoffie. Benvenuti. Posso cominciare a chiedere della pubblicità. E così, rovinarmi in un istante, perché la pubblicità è l’anima del commercio, e il commercio non ha anima, o l’ha venduta al diavolo.

Ho messo in corsivo il verbo essere per sottolineare che non ho tutto questo. Non c’è possesso. Né possessione. La proprietà è sì privata, ma ciascuno ha la sua, non gliela puoi prendere, neanche chiedergliela in amicizia. Così per la personalità, le idee, i sentimenti. A ciascuno il suo, che è stato già detto.

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