Fabiola Moretti

La scoperta di Buzzati

26 dicembre 2010

Dino Buzzati

Nel dar conto il 14 febbraio scorso ai lettori de l’Unità della pubblicazione della mia raccolta di racconti Sempre più verso Occidente, l’ex collega e amica Maria Serena Palieri, come forse qualche altro recensore, ha accostato uno dei miei scritti, La pasticca verde, a Sette piani, un bel racconto di Dino Buzzati che narra le peripezie di un paziente in un ospedale.

Mi sono sentito molto lusingato da tale analogia, eppure sapevo che l’eventuale debito era del tutto casuale, perché – lo confesso – lo scrittore bellunese è stato finora uno dei tanti buchi che ho nel campo delle mie letture.

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Sociologia editoriale

18 ottobre 2010

La presentazione a Fucecchio

Fucecchio – comune estremo della Provincia di Firenze che si incunea fra quelle di Pisa, Lucca e Pistoia – fa più di 22 mila abitanti. Il fatto che Alberto Malavolti, direttore della Fondazione Montanelli Bassi e l’amica “Ludmilla” Fabiola Moretti siano riusciti, sabato scorso, a portarne alla presentazione di Sempre più verso Occidente da parte di Stefano Tesi – finalmente sedutosi esattamente nella sedia che ospitò per il suoi 90 anni il suo maestro di giornalismo, il vecchio Indro – circa 22, lo 0,1%, e che di questi 5, più del 25%, alla fine della serata, dopo aver assaggiato un calice di vino gentilmente offerto dall’azienda agricola Podere il Pino, di Giuseppe e Simone Parisi viticoltori dal 1912, abbiano acquistato il libro, quasi tutti chiedendomi di dedicarglielo, dal punto di vista della sociologia editoriale o, se si preferisce, culturale, è non solo un successo, ma un fatto che, al di là del valore o meno dei miei scritti, merita di essere notato.

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A casa di Indro

6 ottobre 2010

Indro Montanelli

Non mi turo il naso. Ci vado invece volentieri. Sabato 16 ottobre, alle 17.30 sarò in Palazzo della Volta a Fucecchio, in Via G. di San Giorgio 2, alla Fondazione Montanelli Bassi a presentare il mio libro Sempre più verso Occidente e altri racconti.  O meglio: sarà Stefano Tesi, uno degli ultimi che hanno imparato il mestiere su quelle ginocchia dove un tempo poggiava la mitica Olivetti Lettera 22 del vecchio Indro, a presentare quello che ho scritto per passione e non per mestiere, o più esattamente, per passione con mestiere anziché per mestiere con passione.

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