fedeltà

Fantasia infedele

5 agosto 2010

Benedetto Croce

A commento del mio post intitolato Conflittualità, l’aficionados Dino Leone su Facebook commenta citando Benedetto Croce. Riporto la frase:

“Tutto ciò che si domanda all’amore meramente naturale, la fedeltà, la costanza, la purezza, la comunione delle anime, l’amore non può darlo davvero e pienamente; e non è colpa sua se non può darlo. I sensi non sono costanti, la fantasia non è fedele; le anime, quali che siano le apparenze, nell’amore non si accomunano, anzi ciascuna tira a sé, onde quel certo che di egoistico e di ostile che qua e là si avverte nei più forti rapimenti dell’amore. Ciascuno di noi, in quanto essere naturale, non è nemmeno d’accordo con sé stesso: immaginarsi se può fondersi in accordo con un’altra creatura! Ma tutto ciò che l’amore non può dare, dà invece la bontà: la bontà che ama anche senza ricambio o senza ricambio adeguato, e non esige partecipazione; e se poi, per ventura, l’ottiene, la ottiene nella sua forma vera ed unica: come consenso in un terzo, perché il consenso senza termine medio, quale si pretende nell’amore, è una mera impossibilità, e il vero consenso si ottiene solo in un terzo, che è sopra individuale, e che le religioni chiamano Dio e le filosofie lo Spirito”.

Benedetto CroceFrammenti di etica