Infingimenti
18 giugno 2010Uno dei libri più belli che io abbia mai letto è Finzioni di Jorge Luis Borges. Il cui titolo m’è tornato alla mente pensando a ciò che ormai guida noi bipedi con la presunzione dell’intelletto. Già Marx ce lo spiegava. Saremmo finiti in un mondo dove il valore dei soldi sarebbe stato sempre più nominale, dove la banconota sarebbe stata soppiantata dalla transazione virtuale. Non son parole sue, ma se si vanno a ricercare i concetti li si ritrovano e quando uno scrive di merce come feticcio la dice lunga. Noi di ciò siamo consapevoli, come ebeti intontoliti dinanzi a Borse che vanno su e giù e dichiarazioni di Prodotti interni lordi di cui non vediamo neanche gli spiccioli tanto sono rarefatte e immaginarie, fantastici e spettrali quegli scambi di denaro.