Il viaggio della memoria
4 settembre 2015
Senza considerare alcuni colleghi con i quali ho avuto la fortuna di lavorare – qualcuno anche dirigendolo e stimolando cosa dovesse scrivere –, quando mi viene chiesto chi reputi un gran giornalista, snocciolo alcuni nomi – se mi metto a contarli arrivo a qualche decina, defunti esclusi – e fra questi solitamente metto Gabriele Romagnoli, del quale tuttavia amavo particolarmente le storie che raccontava quindici o vent’anni fa, quand’era a “la Stampa”, ed ora ha rarefatto.