Un lungo buon compleanno
24 dicembre 2014

Il luogo a Nord delle mura di Gerusalemme, a circa 200 metri dalla porta di Damasco, che per il suo aspetto simile a un teschio indusse nel 1883 il generale inglese Charles George Gordon a pensare fosse quello dove Cristo morì.
Se non sempre, da tempo immemore certamente, ho evitato di fare auguri per Natale preferendovi laicamente quelli di buon anno, e in questo scrupolo, come in quello di sostare in piedi in fondo a una chiesa o ad altro luogo di culto durate una funzione religiosa per evitare le consuetudini della liturgia, ho riposto la mia rispettosa convinzione che per onorar le altrui usanze si debba onorar parimenti le proprie, né di più né di meno, solo parimenti, e così dunque mi pareva inappropriato porgere omaggio a un dio al quale io non credo, nell’eventualità mostrandomi ipocrita ed opportunista al suo cospetto, teso solo ad apparire ai suoi accoliti e a farmi da essi accettare. Mi dicevo che se avessi avuto io un dio in cui credere e a cui affidarmi, non avrei sopportato che lo si ossequiasse per prassi ed in modo affettato, girandogli le spalle un istante dopo averlo molcito, pertanto a quel medesimo comportamento fosse d’obbligo sottrarsi.