Giovanni

La politica ritrovata. XX. Tracce di rivelazione

6 dicembre 2010

XX. Tracce di rivelazione

Friedrich Nietzsche

Abbiamo fatto cenno alle riflessioni di Asor Rosa sull’Apocalissi e il destino dell’Occidente dopo la guerra del Golfo. Ci sono in quel libro argomentazioni che possono essere preziose per chi voglia tentare di dar vita a un nuovo paradigma della politica.

Già nell’introduzione ci mette dinanzi al rischio che corriamo di restare attoniti, paralizzati, inoperativi. Scrive:

Io non dico: non è più possibile operare. Io dico: non è più possibile operare, se alcune condizioni preliminari e profonde, anche pre-politiche, non sono ripensate e ricostruite[1].

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La politica ritrovata. XIX. Una proposta politica

5 dicembre 2010

Alberto Asor Rosa

XIX. Una proposta politica

Fin dalle prime righe di questo testo si è voluto evidenziare alcuni aspetti critici nei confronti del libro di Revelli, pur condividendo in pieno il fatto che sia stato scritto, le motivazioni di fondo che hanno indotto a scriverlo, gli obiettivi per cui evidentemente è stato scritto, ed anche la forza delle argomentazioni e dei materiali a cui si è attinto per scriverlo.

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La politica ritrovata. IX. Il fantasma dell’Apocalisse

25 novembre 2010

I quattro cavalieri dell'Apocalisse di Albrecht Durer

IX. Il fantasma dell’Apocalisse

Ma ha senso sventolare il fantasma dell’Apocalisse per invitare alla politica e per spingere chi fa politica a una politica che

Giovanni Apostolo

escluda il ricorso alla forza? Che affermi se stessa contro la guerra essendo questa la negazione della politica? Che persegua quei fini che non distruggono il mondo evitandogli la fine?

E ancora, quali sono quei fini che non distruggono il mondo evitandogli la fine? Tolta la guerra, è più securitario e preservativo distribuire equamente le ricchezze nel mondo, o lasciarle in poche mani, o proporre una sobria povertà per tutti? E infine, che strumenti abbiamo per perseguire uno di questi fini, una volta deciso quale di essi sia quello che non distrugge il mondo evitandogli la fine?

Proviamo ad affrontare la prima di queste domande, dalla cui risposta potrebbero scaturire importanti suggerimenti anche per soddisfare le altre.

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