Io la salvero’ signorina Else

I doppi sogni di Schnitzler

4 novembre 2018

In tedesco Doppelgänger significa sosia, e un sosia – com’era il servo di Anfitrione di cui Mercurio, generando equivoci e scene comiche, prende le sembianze nella commedia di Plauto Amphitruo (e poi in quella di Molière Amphitryon) – è una persona talmente somigliante a un’altra da poter essere scambiata per essa. Un “doppio”, insomma, un gemello, qualcuno che può prendere il proprio posto e fingersi noi stessi.

Ne L’altrui mestiere, in un brano intitolato Dello scrivere oscuro, Primo Levi afferma: «Siamo fatti di Es e di carne, ed inoltre di acidi nucleici, di tradizioni, di ormoni, di esperienze e traumi remoti e prossimi; perciò siamo condannati a trascinarci dietro, dalla culla alla tomba, un Doppelgänger, un fratello muto e senza volto, che pure è corresponsabile delle nostre azioni, quindi anche delle nostre pagine».

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Il comunicato stampa su “Appropriazione indebita”

23 agosto 2016

Questo il testo del comunicato stampa che AliComunicazione di Daniela Mugelli ha inviato alla stampa per rendere nota la pubblicazione a puntate su questo blog delle interviste fatte quando lavoravo a l’Unità, che ho intenzione, come ho anticipato in Un libro per i miei lettori, di raccogliere in un e-book intitolato Appropriazione indebita, il cui indice è già consultabile.

Lo sfascio della politica nelle “predizioni” di Garin

“Appropriazione indebita”:
30 interviste ai “grandi” nel blog di Daniele Pugliese

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Se babbo o mamma bevono

25 febbraio 2016

Nei miei cassetti giace, tra le tante altre cose, un racconto che tenta di immaginare cosa si provi ad uccidere un uomo e, per quanto già molti altri splendidi libri si siano cimentati con la materia e ci forniscano ipotesi in tale direzione, mi rattrista che a nessun editore, avendo letto qualche recensione su Sempre più verso Occidente o su Io la salverò, signorina Else, rispettivamente pubblicati da Maurizio Marinelli di Baskerville e da Emilia Aru di Portaparole, sia venuto in mente di chiedermi se dispongo di altri manoscritti e di darci una curiosa occhiata.

È un racconto che scandaglia una zona nella quale si spera di non doversi mai trovare e, per quanto si sia certi di disporre di un freno inibitorio assoluto in quel senso, uno scenario plausibile che non va mai scartato a priori, avendo la consapevolezza che se in così tanti, a partire da Caino, si sono sporcati le mani, vuol dire che se è successo, può accadere di nuovo, proprio come l’Olocausto, e bisogna tener deste le difese immunitarie che ci preservino da quegli orrori. Il che non vuol dire ignorarli.

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Internazionale – n 955 (29 giugno/5 luglio 2012)

2 luglio 2012

Internazionale – n 955 (29 giugno/5 luglio 2012)

Daniele Pugliese
Io la salverò, signorina Else

Portaparole, 108 pagine
14,50 euro

Un buon samaritano cerca di cambiare il triste destino di Else, personaggio di una novella di Arthur Schnitzler

MET – 26 giugno 2012

27 giugno 2012

MET – Provincia di Firenze, 26 giugno 2012

IO LA SALVERÒ, SIGNORINA ELSE
Un nuovo libro di Daniele Pugliese

Fraülein Else è una novella di Arthur Schnitzler pubblicata nel 1924. Else è una ragazza di 19 anni della buona borghesia viennese alle prese con i primi turbamenti sessuali e le prime proiezioni affettive. Intrappolata in una ragnatela di sentimenti, ingigantiti dal fallimento a cui sta andando incontro il padre e dalle molestie di un amico di famiglia, finirà per suicidarsi.
Daniele Pugliese, autore di racconti, alcuni dei quali associati dalla critica a Calvino, Borges e Buzzati, [continua...]

Asca – 25 giugno 2012

25 giugno 2012

Asca, 25 giugno 2012

Pugliese sulle tracce di Schnitzler per salvare la signorina Else

(ASCA) – Firenze, 25 giu – Salvare dal suicidio Else, la ragazza di 19 anni protagonista della novella di Arthur Schnitzler ‘Fraulein Else’.
E’ questo il tema di ”Io la salvero’, signorina Else”, scritto da Daniele Pugliese e pubblicato dalla casa editrice italo-francese Portaparole (108 pag. 14.50 euro).
Nella novella di Schnitzler, pubblicata nel 1924, Else e’ una ragazza di 19 anni della buona borghesia viennese alle prese con i primi turbamenti sessuali e le prime proiezioni affettive. Intrappolata in una ragnatela di sentimenti, ingigantiti dal fallimento a cui sta andando incontro il padre e dalle molestie di un amico di famiglia, finira’ per suicidarsi.
Pugliese, autore di racconti, alcuni dei quali associati dalla critica a Calvino, Borges e Buzzati, fa irrompere sulla scena della tragedia un misterioso [continua...]