Obbligo di sapere
26 gennaio 2014
Uno dei punti chiave della riforma scolastica che volevamo quando andavo al liceo – anni Settanta del secolo scorso – era l’estensione dell’obbligo scolastico non a un’età, ma al compimento di un ciclo di studio e formazione, di modo che chiunque – ricco o povero, geniale o stupido – avesse i basamenti o il minimo comun denominatore per affrontar da solo l’esistenza, debuttare in società, trovar di che campare.