Qui riposa il lettore
16 agosto 2010
La lettura ha i suoi tempi. Ognuno, e c’è anche chi è astemio, la pratica a modo suo. Nel mio è altalenante, imprevedibile, oserei dire metereopatica. Posso divorare e digiunare. Anche a lungo.
Non posso dirmi un grande lettore. Ne ho visti di mostruosi e l’aggettivo qui ha un connotato tutto solo positivo. Sembra quasi, ma so che non è vero, che ci siano individui nati per fare questo e che l’attività di leggere sia quella loro più propria, che ne definisce l’identità e il carattere. Ci sono i sistematici e i pindarici, gli organizzati e gli impulsivi. In ogni caso mirabili persone.