Marco, il maestro e la 1a B
18 settembre 2012
Questa storia, vera dall’inizio alla fine, è come le scatole cinesi. Ce n’è una dentro l’altra ed essendo passato molto tempo non è facile capire qual è quella che contiene e quella contenuta, qual è lo scrigno e quale il tesoro.
C’è la storia dei 37 bambini della 1a B che il 1° ottobre 1964 varcano la soglia della Carducci, una scuola elementare di Firenze a due passi dallo stadio progettato durante il fascismo da Pier Luigi Nervi.
C’è la storia del loro maestro, Valter Nocciolini, che all’epoca aveva 41 anni, il cui abbecedario contiene sì A come ape o Z come zebra, ma anche gli uccellini o il criceto vivi e vegeti da nutrire tutti i giorni in classe; le lettere da spedire a bambini lontani imparando che sono uguali a noi; o una miniera di invenzioni che sono in definitiva solo il sale della vita.
Poi c’è la storia di Marco che tra quei banchi compone il primo giornalino della sua vita, Coccodè, e s’innamora di un mestiere che fa ancora oggi.