Maria Cristina Carratù

Una frase inappropriata. Mi scuso

13 febbraio 2018

Foto di Lucky Daddy

Devo delle scuse a quanti hanno partecipato alla presentazione della mia appassionata biografia di Primo Levi Questo è un uomo, che, per interessamento del mio insostituibile amico Gian Luca Corradi e di Silvia Alessandri, vicedirettrice della Biblioteca Nazionale di Firenze e convinta socia di TESSERE, si è tenuta martedì 30 gennaio alla Biblioteca Nazionale con la partecipazione appunto del suo direttore, Luca Bellingeri, di Renzo Bandinelli, chimico e rappresentante della Comunità ebraica di Firenze, di Maria Cristina Carratù, giornalista di “Repubblica” con cui ho condiviso molti anni fa un bel pezzo della mia carriera professionale quando entrambi seguivamo la politica al Comune di Firenze, ed al professor Massimo Bucciantini, docente all’Università di Siena ed autore di vari bei libri tra cui Esperimento Auschwitz dedicato all’approccio scientifico impiegato da Primo Levi nella sua narrativa e al rapporto fra lo scrittore torinese e Franco Basaglia, l’uomo che vivaddio ha sradicato l’esistenza dei manicomi.

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Due o tre cose su mio padre

25 settembre 2016

Mio padre al lago di Vico

Vincendo «una sorta di pudore», anzi, «una specie di timore» provato per «star facendo qualcosa che somiglia all’“interesse privato in atti d’ufficio”, al “conflitto d’interesse”», in un post del 30 agosto scorso, intitolato Ok, scrivo di mio padre, ho consentito a me stesso di occuparmi del libro scritto da mio padre Orazio che ricostruisce la storia della prestigiosa casa editrice Sansoni di Firenze dove egli ha lavorato fra il 1960 e il 1970, attraverso i carteggi di Giovanni e Federico Gentile con i loro autori e collaboratori.

Libro intitolato «Gentile editore…» ed edito dalla Phasar (pp. 340, € 17,00. Formato e-book € 6,99) dopo che gli eredi del filosofo fascista ucciso dai partigiani e del figlio a cui affidò la conduzione di quell’impresa culturale, hanno tenuto a lungo a candire il testo in un cassetto, senza dare al mio anziano genitore – ha 88 anni – alcun cenno riguardo la possibilità o meno di pubblicare un volume che, giusto o sbagliato che sia, tesse le lodi di quella dinastia ancor oggi presente nel mercato editoriale, ancorché con altri marchi e imprese.

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