Ladri onorevoli
12 gennaio 2015
Sollecitato dagli inaspettati, vasti e positivi apprezzamenti a quanto ho scritto in La severità smarrita, mi sento in dovere di precisare meglio, o forse solo aggiungere qualche ulteriore specificazione, a proposito del disegno di legge di riforma delle norme relative alla diffamazione a mezzo stampa di cui si sta discutendo alla Camera; del caso dell’ex collega de “l’Unità” di Milano Marina Morpurgo, rinviata a giudizio per aver stigmatizzato sulla propria bacheca di Facebook la pubblicità di una scuola privata che si avvale dell’immagine di una lolita con fiocco e acuminato rossetto rosa per promuovere i propri corsi per estetiste con “idee chiare in testa”; e, infine, dei mal di pancia della categoria professionale alla quale ancora appartengo e dell’insaziabile voglia di bavaglio che la politica sembra avere nei confronti di chi, potenzialmente almeno, dovrebbe ignudare il re.