Massimo Gramellini

Roaring eighty

31 maggio 2011

Un'icona degli anni Ottanta: Miami Vice

Tanto Michele Serra su Repubblica quanto Massimo Gramellini sulla Stampa commentano il risultato del voto alle amministrative soprattutto a Milano scrivendo che sono, finalmente, finiti gli anni Ottanta, per capirci quel luccichio di luci stroboscopiche, fiumi e fumi di borotalco, ombrellini di carta in cima a calici con scorze di (si)lime, (si)limone, si-licone e quant’altro, e insomma la Milano dabbere lascia il posto a quella dabbene che tutti quanti dicevano addavene.

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Come il maiale

25 maggio 2011

Ha scritto Massimo Gramellini su La Stampa del 19 maggio scorso:

Non ci sono scarti

C’è un video in Rete che vi consiglio di guardare. Si intitola «Non siamo scarti» e consiste in una lettera aperta al ministro Tremonti, letta con ciglio asciutto e garbo antico da un gruppo di uomini e donne che hanno perso il lavoro intorno ai 50 anni. Hanno facce e occhi che ti stringono il cuore, perché ci leggi l’umiliazione e la vergogna per una condizione di vita così innaturale: troppo vecchi per trovare un altro posto e troppo giovani per andare serenamente in pensione. Sono esseri umani azzoppati al culmine della loro maturità esistenziale, quando l’esperienza si aggiunge all’energia e produce una miscela irripetibile di forza e affidabilità. Rinunciare a un simile apporto è peggio che un crimine: è una sciocchezza. Una società abitata da giovani sottopagati e da adulti emarginati ha un futuro bigio. E una classe dirigente degna del nome che porta non dovrebbe pensare ad altro, giorno e notte, tutti i giorni e tutte le notti.

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