Mauro Curati

Le mie scarpe

5 luglio 2015

Ci sono ricorrenze che hanno tutta l’aria di essere solo escamotage per strappare, a cura dell’ufficio stampa e promozione e della benevolenza del redattore di turno, il quantitativo maggiore possibile di quell’unità di misura che nelle redazioni dei giornali prende il nome di “modulo”: rettangolini larghi una colonna e solitamente alti un paio di righe nei quali è suddivisa la pagina di un giornale nel suo formato in scala detto menabò e con cui si conteggia lo spazio acquistato da un cliente per pubblicizzare i suoi prodotti.

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Ricordi bolognesi (amarcord?)

1 marzo 2012

Roberto Roversi

Lucio Dalla

Negli anni in cui sono stato a Bologna a dirigere l’Unità vedevo spesso Lucio Dalla nei pressi di via Farini. La redazione era ancora lì accanto, in via Barberia, sede storica del Pci, prima che venisse venduta e la perdita non è solo affettiva. A differenza di Francesco Guccini ed altri artisti che di quella città hanno fatto qualcosa di speciale, non mi sembra che Dalla sia mai venuto a trovarci in redazione: io non ne ho ricordo, almeno.

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Paolo, Jack e altri

10 aprile 2010

da ilibrisonoviaggi.blogspot.com di Paolo Ciampi

L’Italia riscoperta da Brizzi con i suoi piedi

in cammino

in cammino

Ho letto su Tuttolibri della Stampa (in realtà solo ieri il numero della scorsa settimana, i miei soliti tempi) che Enrico Brizzi è appena partito per un lungo viaggio a piedi che attraverserà tutta l’Italia a piedi – dall’Alto Adige a Capo Passero in Sicilia – per riscoprire il nostro paese che si appresta a celebrare i suoi 150 anni.

Racconterà tutto questo anche in un blog e credo che prima o poi tutto questo diventerà anche un libro, non il primo, del resto, che Brizzi dedica a viaggi fatti a piedi (per esempio il viaggio dall’Adriatico al Tirreno raccontato in Nessuno lo saprà, oppure il pellegrinaggio laico che ha ispirato La via di Gerusalemme)

Mi piace che i fatidici 150 anni siano l’occasione di iniziative, percorsi, riflessioni che escono dalle solite commemorazioni – corone d’alloro, corazzieri e fanfare, insomma. Mi piace anche che si parta dall’assunto che questo paese sia proprio da riscoprire (magari, come fa Brizzi, ritornando anche allo straordinario Viaggio in Italia di Guido Piovene) (continua…)