P2

Quel libretto sulle Logge massoniche

24 maggio 2017

Sono stato invitato a partecipare – e ringrazio chi l’ha fatto soprattutto perché so essere persona degna di rispetto, che rispetto mi ha sempre portato – ad un convegno che si terrà sabato prossimo, il 27 maggio, a partire dalle 15.30, al Palazzo degli Affari di Firenze in Piazza Adua. Da lungo tempo in gestazione, è stato organizzato da tre Logge fiorentine – la “Avvenire”, la Giuseppe Dolfi e la Fedeli d’Amore – del Grande Oriente d’Italia, una delle due branche della Massoneria ufficiale italiana, nota anche come “obbedienza di Palazzo Giustiniani” per distinguerla dall’“obbedienza di Piazza del Gesù”. Il convegno ha per titolo Pregiudizio e chiarezza, gli elenchi dei massoni vent’anni dopo.

Gli elenchi a cui si fa riferimento sono quelli che comparvero nelle edicole della Toscana il  13 ottobre 1993, per la precisione 25 anni fa, in un libercolo di 112 pagine allegato al n. 233 del quotidiano “l’Unità”, il cui colophon precisava: coordinamento di Gabriele Capelli e Daniele Pugliese. Quel libretto conteneva appunto tutti i nomi degli iscritti alle Logge massoniche di Firenze e Prato, venuti all’epoca in possesso della redazione di Firenze del quotidiano fondato da Antonio Gramsci e diretto da Walter Veltroni, di cui allora ero vicecaporedattore ma con la qualifica di caposervizio.

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Due conti

21 giugno 2010

Un simbolo della Masoneria

Alle ultime elezioni politiche Pdl e Lega hanno assommato circa il 46% dei consensi, Pd e Idv il 38. Il resto sparpagliato in qua e in là. Gli iscritti alla massoneria – scrivono i giornali in un rinato e non gratuito ritorno d’interesse per l’argomento, di cui ho dato conto nel post intitolato Un problema solo del Pd? – sarebbero 21 mila in Italia, 4 mila dei quali si annidano nel Partito democratico, com’è facile desumere anche dal datato libretto sulle Logge in Toscana che l’Unità pubblicò nel lontano 1993 ed io ho riproposto in questo blog il 27 marzo di quest’anno. Ventunmila sta a 100 come 4 mila sta a X: il 19% dei massoni militerebbero dunque nella formazione politica che dovrebbe smantellare quel nefando piano partorito da Licio Gelli ai tempi della P2 e attuato in ogni minimo dettaglio dal premier Silvio Berlusconi, affiliato n. 104, sul quale mi sono soffermato nel post intitolato Sogni d’oro.

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Interrogativo

20 giugno 2010

Ma il fatto che Propaganda Fide si chiami poco diversamente da Propaganda 2 non dice niente a nessuno?

Un problema solo del Pd?

14 giugno 2010

Il Maestro di una Loggia

Nelle scorse settimane la stampa si è riempita di articoli che puntavano la lente su Partito democratico e massoneria. I secondi possono stare nel primo? Anzi, ne sono addirittura, in virtù delle loro origini laiche ed anticlericali, una vera e propria anima? E, nuovamente, le domande su a chi si è più obbedienti, all’ideale o all’interesse? E altre forme d’associazione come vanno interpretate?
Quello che non comprendo è perché la discussione sembri limitarsi al pur legittimo e sacrosanto ambito del Partito democratico, come se il problema della massoneria, dell’associazione segreta, del voto o del giuramento di fedeltà, della doppia appartenenza, del connubio fra camarilla ed esponenza, fosse solo lì, nella forza d’opposizione che governa in alcune significative realtà locali, e non riguardasse invece, le Istituzioni, la piramide della nostra società, le quali rispetto ai partiti sono un fine e non un mezzo, mentre i partiti, appunto, sono solo un mezzo, non un fine.

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Ogni parola è un debito

26 aprile 2010

Il presidente del circolo Anpi di San Niccolò mi consegna la tessera n. 038540 dell'Associazione partigiana

Quella di Silvio Berlusconi era la n. 104. La mia la 038540. La sua alla P2. La mia all’Anpi. La sua segreta, la mia pubblica. Di tessere stiamo parlando. Ve lo ricordate quando Berlusconi da Vespa diceva “Fatto!”. Ecco: “Fatto!”. L’avevo promesso e l’ho fatto. Me l’ha consegnata oggi il segretario della sezione di San Niccolò, come si vede dalla foto. Se qualcuno non ci fosse riuscito come da mio suggerimento e avesse difficoltà a farlo, ci penso io.

Prima ho aggirato Firenze per portare un poco socialista e molto portoghese garofano rosso a chi la Resistenza l’ha fatta davvero, per esempio ai fratelli Rosselli a Trespiano, o nella mia testa e nel mio cuore l’ha fatta o l’avrebbe fatta. L’importante è crederci. Un po’ come agli angeli: c’è chi lo fa, e chi no.

Mi sono poi occupato di demenza senile, assistenza ospedaliera, tesine liceali sui diritti civili in Italia, problemi alcol-correlati e infine sono andato a sentire con un giovane scrittore Ludovico Einaudi, figlio dell’ex datore di lavoro di mio padre, prima di mangiar con lui – il giovin scrittore – qualcosa di orrendamente messicano.

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Sogni d’oro

21 marzo 2010
meno tasse per tutti

meno tasse per tutti

Amici mi segnalano che mercoledì prossimo, 23 marzo, a Genova, alla libreria Liberodiscrivere, verrà presentato il libro Massoneria senza P2. Lo ha scritto un giornalista pavese, Rinaldo Bernardi, che ha interessi per il folklore esoterico e il paranormale,  tanto da essere stato chimato in qualità di esperto a una Consulta della Conferenza episcopale lombarda: Il suo libro sarà presentato da un docente liceale di storia e filosofia, Glauco Berrettoni, che si dà da fare nel partito di Berlusconi quando non si occupa dei risvolti massonici del pensiero di Fichte, di esplorazioni geografiche e di ricette culinarie.

Il libro di Bernardi

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Wolfy

28 febbraio 2010

L’unico massone che mi sentirei di frequentare si chiama Wolfgang Amadeus Mozart. E per altri motivi.