Piero Farulli

I ritratti di Fiamma

21 giugno 2016

Fiamma Ciotti: ritratto di Piero Farulli

Fino al 15 settembre alla Biblioteca di Fiesole in via Sermei 1 è possibile vedere i volti di una ventina forse trenta cittadini dell’antico centro etrusco e poi romano, vivi o morti, che la nipote di una delle due persone essenziali nella mia vita, Fiamma Ciotti, ha ritratto tratteggiando con la matita guardandoli in faccia o sbirciandoli su una foto magari sbiadita, l’unica rimasta di un personaggio che ha fatto la storia di quel paese, non quella epica che rimane negli Annali e nei libri, ma nel ricordo di chi lì ha a lungo vissuto anche quando il mondo era più in bianco e nero o meno colorato da artefatti e posticci.

(continua…)

Ciao Piero

3 settembre 2012

Piero Farulli

Piero Farulli se n’è andato. Leggo qui la notizia. Aveva 92 anni. Amava la musica, le idee di giustizia, i giovani. Era delicato con l’arco e deciso con le parole. Ha inventato e si è battuto per far funzionare un gioiello, la Scuola di Musica di Fiesole, convinto che con le note dentro avremmo potuto essere migliori.

In questa sua ostinata battaglia, portata avanti con convinzione, tenacia, al limite del delirio, l’ho incrociato. Perorava i suoi comunicati, i suoi appelli, le sue richieste di attenzione a politica e istituzioni spesso distratte sull’argomento. Con me sfondava una porta aperta. Credo di averli pubblicati tutti e con la dovuta enfasi.

Anche per questo a Adriana Verchiani, la sua compagna, venne in mente di chiedermi, quando fui licenziato da l’Unità, di far loro da addetto stampa. La cosa non andò in porto ma dissi loro che di qualunque cosa avessero bisogno ci sarei stato. Fu in quell’occasione che notai dietro la porta del suo studio la mia intervista per l’Unità a Eugenio Garin poco dopo la svolta della Bolognina. L’aveva incorniciata. Anche a lui piangeva il cuore.

Piero Farulli alla festa per i suoi 90 anni

Li ho rivisti in occasione della festa per i suoi 90 anni, della quale riferii in un post. Gli ricordai la promessa che mi aveva fatto: mi avrebbe preso come allievo a imparare un qualche strumento il giorno che fossi giunto alla pensione. Purtroppo lui non c’è più e io non maturerò il diritto alla pensione.

Mi consola però aver avuto la fortuna, nella mia vita, di incontrare persone come lui. Di aver preso tanto a volte in manciate di minuti.

A Adriana, al mio amico Luca che è suo nipote e a Antonello vanno le mie condoglianze.

La bacchetta di Claudio

17 aprile 2010
Claudio Martini, Enrico Rossi e la bacchetta da maestro d'orchestra

Claudio Martini, Enrico Rossi e la bacchetta da maestro d'orchestra

Claudio Martini ha lasciato regalando una bacchetta da direttore d’orchestra a Enrico Rossi che gli succede come presidente della Regione Toscana e che, invece, gli ha regalato Il Principe di Machiavelli, esiliato a Sant’Andrea in Percussina, e Lo Zen e l’arte di riparare la politica. Bei regali, degni delle due persone, anche se al Principe di Machiavelli avrei preferito Il leviatano di Thomas Hobbes, ma sui gusti non si sputa o non si disputa. A Claudio, mentre usciva di scena, ho detto di essere onorato di aver lavorato dieci anni per lui, stando molto dietro le quinte e anche dietro qualcuno che starebbe meglio dietro un albero, a zappare: coraggio, è giunto il momento! Con i colleghi, iniziando il passaggio di consegne a Susanna Cressati e brindando come suggeriva Joseph Roth nel suo La marcia di Radetszky, ho condiviso la gioia di aver tenuto insieme un’orchestra che ora suona da dio, ha anche due solisti capaci di imitare Lilly Gruber e David Sassoli, gran bravi professionisti poi prestati alla politica. Eh, sì, ho usato la bacchetta, dandola qualche volta sulle dita, ma più che altro alzandola verso il cielo, là dove stanno le speranze e le convinzioni, per me non dio. Ed ho ribadito la mia voglia di imparare, prima o poi, la musica, bevendo alla fonte di Piero Farulli o inchinandomi dinanzi a Tiziano Mealli. Lo farò, prima o poi lo farò, trasformando un paio di brani rock in due meravigliose sinfonie per orchestra. Auguri a Claudio, auguri a Enrico. Anzi: auguri Presidente.

da Intoscana.it – Rossi, una bacchetta d’orchestra per dirigere la Toscana

da La Repubblica – 17 aprile 2010

da Il Corriere Fiorentino – 17 aprile 2010


I 90 anni di Piero Farulli

25 febbraio 2010
piero farulli

piero farulli

Fra il 10 e il 13 gennaio scorsi, alla Scuola di Musica di Fiesole, si sono festeggiati i 90 anni di Piero Farulli. Non sto a dire chi è Piero Farulli, tanto mi sembra noto. Ma siccome non è detto che tutti lo sappiano invito qualcuno più esperto di me a scrivere la voce vergognosamente mancante di Wikipedia sul Maestro. Coraggio. Il Quartetto in Mi bem. Magg. op. 47 di Robert Schumann eseguito il 10 gennaio al mattino da Andrea Lucchesini – che finalmente, grazie a Fiamma Ciotti, ho avuto il piacere di conoscere – , Antonello Farulli, Massimo Quarta e Andrea Nannoni, ha letteralmente fatto venire i brividi (Consiglio di ascoltare la versione del mio musicista preferito, Uri Caine, in Love Fugue). Ma anche la Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra in Mi bem. Magg. Kv364 di Wolfgang Amadeus Mozart, eseguita il 12 gennaio dinanzi al Maestro dal vecchio amico Tiziano Mealli, dal vecchio compagno Antonello Farulli e dal giovane, bello e bravo Stefano Farulli, ha fatto venire i brividi.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/MUSICA-PIERO-FARULLI-COMPIE-90-ANNI-DA-DOMANI-I-FESTEGGIAMENTI_4179760410.html (continua…)