sesso

Tessere più relazioni

14 novembre 2016

Sono stato qualche sera fa ad un incontro in una piccola bella libreria di Firenze, la Sit’n’Breakfast in via San Gallo. Si parlava di poliamore, neologismo di cui non ero a conoscenza e col quale, ho scoperto, si esprime il concetto di “amori molteplici”, facendo riferimento ad una posizione filosofica che «ammette la possibilità che una persona abbia più relazioni intime (sentimentali e/o sessuali), nel pieno consenso di tutti i partner coinvolti, in opposizione al postulato della monogamia sociale come norma necessaria».

(continua…)

Neurosessismo

21 settembre 2010

Uno dei due cervelli

Da New York Angelo Aquaro di Repubblica dà conto di un recente studio che ripropone una questione di «neurosessismo». L’articolo si intitola Cervello, maschi e femmine una sfida “multitasking”. Conviene tenersi alla larga da tali disquisizioni. Si annida il tranello. E discussioni infinite. Pure dolori. Perciò ne dò solo conto. Con una marginale notazione. Fatto sta che sono diversi. Spesso molto. Al punto che sembrano incomunicanti. Perciò quando questa distanza par colmarsi, ridursi e addirittura apparire simile solo a una minuscola discrepanza, una lieve membrana appena appena vibrante, si apre un mondo magico, un caleidoscopio di emozioni che accelera il battito cardiaco e irrora di misteriose secrezioni tutta quella roba contenuta nella scatola cranica e altrove fin più giù. Qualcuno lo chiama amore.

Spiritualità laica

28 luglio 2010

Moni Ovadia

Avevo lasciato da parte l’Unità di sabato 24 scorso, sulla quale Moni Ovadia ha scritto un bel pezzo, come molti dei suoi, intitolato Il vuoto delle religioni.

Condivido buona parte del suo pensiero ma mi preme evidenziare queste poche significative frasi: «Il vero problema è che le istituzioni religiose non hanno saputo cogliere le preziose opportunità offerte dal formarsi di società democratiche e aperte per farsi maestre di una spiritualità laica fondata sull’etica del primato della coscienza, della libertà, dell’uguaglianza  della giustizia sociale, dell’amore. Hanno continuato a baloccarsi col potere per garantirsi le solite rendite di posizione, o si sono accaniti con furori normativi sui i presunti fondamenti naturali della sessualità, non solo manifestamente falsi ma persino ridicoli, hanno preteso di confinare la famiglia entro schemi storicamente frusti, la famiglia, una struttura sociale in evoluzione e in particolare negli ultimi lustri in impetuosa evoluzione. Da tempo non esiste un solo paradigma di famiglia ma molti modelli di famiglie. Le istituzioni religiose si ostinano a pretendere il potere della verità assoluta su l’origine della vita, sul senso ultimo della morte e solo a parole accettano il confronto laico delle opinioni sui grandi temi della bioetica. Ossessionate dal monopolio della verità, le religioni hanno abbandonato l’uomo al culto di Mamona».