
Socrate
Un certo ruolo deve averlo svolto la lettura di Essere pace di Thich Nhat Hanh, il cambio di prospettiva tra l’agire esternamente e il modificarsi internamente proponendo la propria presenza. Poi, certamente, la totale assenza di soggetti in grado, non dico di organizzare, ma nemmen di proporre un qualche agire sostenuto da uno scopo, una mèta, un intento, un’idea.
Tutto ciò nella mia testa ha assunto la dimensione di quello che definisco un impegno civile, l’imperativo a tener desto l’intelletto, a sforzarsi di guardare oltre agli stereotipi, qualunque sia la loro natura ed origine.
In questa prospettiva mi ha colpito un articolo pubblicato nelle due pagine di Repubblica di oggi dedicate al Festival di filosofia che si svolge da venerdì prossimo a Modena, Carpi e Sassuolo. Un articolo a firma Simona Forti dedicato alla “lezione di Socrate” ed intitolato Resistenza al potere, ora e sempre.
L’autrice invita a prendere in considerazione come «resistenza nei confronti del potere» non solo quella attiva ed agitatoria di un soggetto collettivo, ma anche «quella dinamica per così dire “an-archica” che nasce dal disagio etico del singolo, si esprime in un rifiuto delle regole del gioco e in certi casi, rendendosi visibile, contagia e si espande sino ad esprimersi in un vero e proprio dissenso politico».
(continua…)