Uri Caine

Sintonizzatevi sui 93.3

17 settembre 2012

Quando dirigevo l’ufficio stampa della Regione Toscana – l’agenzia di informazione non era ancora nata e stavo lavorando per crearla, acconsentendo anche all’insensato, sciagurato e confindustriale articolo di legge che prevede la nomina di un direttore con contratto a tempo determinato che scade a fine legislatura, come se i giornalisti maturassero una pensione nel breve arco di un quinquennio, alla stregua dei politici che si avvalgono della loro professionalità – mi fu chiesto di adoperarmi per salvare un’emittente radiofonica unica nel suo genere. Si chiamava Radio Montebeni e trasmetteva solo musica classica senza neanche un filo di pubblicità: solo Mozart, Bach, Beethoven, Scriabin, Dvořák, Smetana e Grieg.

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Jazz di notte

10 agosto 2012

Uri Caine

Paolo Fresu

Un provvidenziale sms mi è giunto verso le 2.30 della scorsa notte, lì per lì mettendomi anche un po’ in allarme. Mi informava che sul terzo canale della Rai c’era il musicista che più mi piace in assoluto, Uri Caine, in compagnia di un sodale col quale hanno fatto cose strepitose, Paolo Fresu. Non possiedo un televisore ma sono riuscito a collegarmi via internet ed effettivamente il pianista e il trombettista, insieme a un quartetto d’archi, l’Alborada string quartet, stavano eseguendo musiche composte da Barbara Strozzi.

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Con la condizionale

29 luglio 2012

Andrò all’inferno, ma qualcuno dovrà riconoscere l’attenuante: ho fatto conoscere a un sacco di persone la musica di Uri Caine.

Ascoltando Uri Caine

23 gennaio 2011

Uri Caine

Quale beneficio han tratto le mie orecchie – e il mio cuore, le mie sinapsi, forse, chissà!, la mia anima, qualche membrana che alberga fra i timpani, la carotide, il pericardio  e l’epitelio – nell’ascoltare, ancora una volta dal vivo, quel genio della musica che è Uri Caine, del quale mi considero un estimatore fin dagli esordi, o almeno dalla sua apparizione in Italia, per merito di una recensione su l’Unità dell’amico Giordano Montecchi, un Frank Zappa colto e raffinato che condivideva con me e Andreone (Guermandi) pranzi sotto la volta stereofonica di Piazza Maggiore.

Credo che della sua produzione mi sfugga poco e quel poco per me è troppo, perché non c’è centimetro di partitura o d’improvvisazione che io conosca eseguita da lui che non smuova in me lo stupore per la capacità di smembrare i suoni e ricomporli e per quella strada giunger fin là in fondo dove appunto chi vi crede sospetta vi sia un’anima anziché un gorgoglio di liquidi e secrezioni.

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Caine/Mahler – Adagietto

7 dicembre 2010

Di luce riflessa

14 agosto 2010

Anton Diabelli

Chiunque, al quale sia capitato di essere noto, o anche solo riconosciuto, non per il proprio nome o in quanto se stesso, ma per il fatto di essere “il figlio di”, “il fratello di” o “la moglie di”, sa quanto dolorosa e umiliante sia questa condizione. Il fastidio che si prova è bruciante.

Immagino perciò quanto debba aver sofferto quel povero Anton Diabelli, compositore ed editore musicale austriaco, nato nel 1781 a Mattsee nei pressi di Salisburgo, dove il padre era musicista e sagrestano, e morto a Vienna l’ 8 aprile 1858. Haydn, da cui apprese le tecniche di composizione, ebbe nei suoi confronti una paterna attenzione. Trasferitosi a Vienna, divenne professore di musica, e nel 1818 si mise in società con l’editore Cappi rilevandone sei anni dopo l’attività.

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Per Pietro

5 agosto 2010

In assoluto il branoi musicale che amo di più. Ciao Pietro.

Quadri d’un’esposizione

19 marzo 2010

Per fortuna sono esistiti gruppi come gli Emerson, Lake & Palmer. Non solo loro, ovviamente. L’anello di congiunzione tra la musica classica e quella rock, quelli della mia età se lo sono fatto così. Adesso Uri Caine ci guida fra la classica e il jazz. E noi, grazie a Giordano Montecchi, lo seguiamo, ovunque egli vada. Gli Emerson, Lake & Palmer perché molti anni orsono si misero a suonare il capolavoro di Modesto Moussorgskj, i Quadri di un’esposizione, poi rimaneggiati da Maurice Ravel.

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I 90 anni di Piero Farulli

25 febbraio 2010
piero farulli

piero farulli

Fra il 10 e il 13 gennaio scorsi, alla Scuola di Musica di Fiesole, si sono festeggiati i 90 anni di Piero Farulli. Non sto a dire chi è Piero Farulli, tanto mi sembra noto. Ma siccome non è detto che tutti lo sappiano invito qualcuno più esperto di me a scrivere la voce vergognosamente mancante di Wikipedia sul Maestro. Coraggio. Il Quartetto in Mi bem. Magg. op. 47 di Robert Schumann eseguito il 10 gennaio al mattino da Andrea Lucchesini – che finalmente, grazie a Fiamma Ciotti, ho avuto il piacere di conoscere – , Antonello Farulli, Massimo Quarta e Andrea Nannoni, ha letteralmente fatto venire i brividi (Consiglio di ascoltare la versione del mio musicista preferito, Uri Caine, in Love Fugue). Ma anche la Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra in Mi bem. Magg. Kv364 di Wolfgang Amadeus Mozart, eseguita il 12 gennaio dinanzi al Maestro dal vecchio amico Tiziano Mealli, dal vecchio compagno Antonello Farulli e dal giovane, bello e bravo Stefano Farulli, ha fatto venire i brividi.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/MUSICA-PIERO-FARULLI-COMPIE-90-ANNI-DA-DOMANI-I-FESTEGGIAMENTI_4179760410.html (continua…)